Hayden, un campione e un grande uomo

Il campione del mondo si è spento lunedì pomeriggio, fatale l'incidente della settimana scorsa. Lo sport è in lutto.

Nicky Hayden non ce l’ha fatta, il campione del mondo MotoGP™ 2006 è morto lunedì 22 maggio a seguito dell’incidente di cui è stato vittima il mercoledì precedente.      

Il trentacinquenne americano si stava allenando in bici da corsa nei pressi di Misano Adriatico quando una macchina lo ha investito. Ad un primo intervento sul luogo dell’accaduto e al trasporto all’ospedale Infermi di Rimini in codice rosso, è seguito quello al Bufalini di Cesena.

Le condizioni del pilota Honda sono sembrate da subito gravissime. Il decesso è avvenuto dopo cinque giorni di prognosi riservata.

Pilota tra i più popolari e famosi al mondo per le sue doti in pista e lo straordinario carattere, il più grande successo sportivo di Hayden è legato alla vittoria iridata del 2006 in MotoGP™ nel finale tiratissimo di stagione a Valencia. L’avversario Valentino Rossi, con il Dottore che cadde dando al 'Kentucky Kid', come era conosciuto, la corona iridata.

Nato vicino a Owensboro, cresciuto nel ‘dirty track’ e proveniente da una famiglia di motociclisti, è stato il pilota più giovane a vincere nel campionato US AMA Superbike all’età di 22 anni. Entrò nel Campionato del Mondo MotoGP™ nel 2003 con il numero di gara 69, quello del padre, dividendo il box Honda ufficiale proprio con Rossi. Alla sua prima stagione nella classe regina salì sul podio in due occasioni terminando il campionato in quinta posizione generale. Stessi podi nel 2004, mentre l’anno seguente entrò sei volte nelle posizioni che contano vincendo la sua prima gara a Laguna Seca. Una conferma alla quale seguì il suo anno di grazia. Nel 2006 Hayden si impose in due gare, ad Assen e ancora sulla pista americana, ma grazie alle sue dieci finiture a podio si laureò Campione del Mondo MotoGP™ ai danni dell’ex compagno di box.

Hayden è l’ultimo campione del mondo della cilindrata 990cc prima che, nel 2007, la categoria regina scese a 800cc. Nel 2009 diventò pilota Ducati conquistando tre podi in cinque stagioni restando sulla moto italiana fino al 2013. Un’esperienza che rimase nel cuore dei ducatisti non tanto per i buoni risultati ma quanto per l’attitudine aperta e sincera, famigliare e della grande passione e determinazione come l’intero progetto Ducati.

L'anno seguente tornò in sella ad una Honda con il team Drive M7 e lì rimase per due stagioni. A fine 2015 il suo passaggio in World Superbike sempre sulla moto di Tokyo con i colori del team ufficiale Red Bull.

A settembre dell’anno dopo l’annuncio del suo ritorno nella classe regina. Il pilota americano ha così vestito i colori del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS al posto dell’infortunato Jack Miller nel GP d’Aragona bissando poi la sua esperienza nella massima cilindrata nel secondo appuntamento del triplete asiatico, il GP d’Australia, in sostituzione dell’infortunato Dani Pedrosa in quello che è stato un emozionate ritorno in sella alla moto con il quale vinse il titolo.

Hayden, nominato da Dorna ‘MotoGP Legend' per la sua lunga carriera, per le sue indiscusse capacità da pilota e per il suo straordinario carattere, resterà uno dei motociclisti più popolari e amati.

Tutto il MotoGP™, il WorldSBK, il motociclismo e il mondo dello sport si uniscono al cordoglio dei familiari e dei tifosi per la scomparsa dell’iridato della classe regina.

Per rendere omaggio a Nicky Hayden è stato creato l’hashtag #RideOnKentuckyKid.