10 momenti chiave della storia sportiva di Pedrosa

Le tappe salienti della ventennale parabola agonistica del pilota spagnolo, dall’esordio alla MotoGP™

Dani Pedrosa è sicuramente uno dei volti più noti del Campionato del Mondo MotoGP™. Amato non solo in Spagna ma forse di più a livello globale, ha legato il suo nome ai colori Honda. Il rapporto con la scuderia ufficiale di Minato finirà al termine di questa stagione così come il suo impegno nelle corse iridate. Diciotto anni di gare, tre campionati del mondo vinti, 54 vittorie e 153 podi, oltre ad altri record come ad esempio l’essere costantemente il vincitore in ogni stagione (eccetto quella d'esordio) e in ogni categoria. Qui le tappe più significative della carriera di Pedrosa, dai primi passi nel 2001 in 125cc ai successi recenti.

GP del Giappone 2001, il debutto iridato. Promessa del motociclismo iberico, Pedrosa vive il suo primo campionato. È ottavo in classifica generale con 100 punti, frutto di due terzi posti. È premiato come ‘Rookie of the year’ a soli quindici anni.

Assen 2002, la prima vittoria in 125cc. Una grande prova e in questa stagione, Pedrosa dimostra il suo valore mettendosi in mostra come uno dei più vincenti della classe leggera. Saranno tre successi e il terzo posto in classifica iridata.

GP della Malesia 2003, è corona iridata. Nonostante un grave infortunio nelle prove del Gran Premio d'Australia che gli impedisce di correre gli ultimi due GP, il pilota Honda corona il sogno iridato con 223 punti.

GP del Sudafrica 2004, il ritorno dopo l’incidente. Da migliore della ottavo di litro ma fuori per l’incidente in Australia, Pedrosa fa il passaggio di classe e approva in 250cc. Sarà un successo.

GP d’Australia 2004, un nuovo re della 250cc. È la sua categoria, con la Honda RS 250 R strapazza i rivali e dopo sette vittoria fa suo il campionato diventando il primo pilota a raccogliere il successo più grande di seguito nelle due classi.

GP d’Australia 2005, per la seconda volta il migliore nella quarto di litro. Resta ancora un altro anno nella quarto di litro per riconfermarsi come il più forte. Fa meglio di Casey Stoner e oltre alla vittoria del titolo segna anche alcuni primati come essere il pilota più giovane a vincere due titoli consecutivi nella media classe e diventare il migliore dei giovani piloti della storia del campionato del mondo con un totale di 21 vittorie prima dei 20 anni, battendo così il record di Valentino Rossi.

GP di Spagna 2006, il primo podio in MotoGP™. Fedele alla Casa alata, passa nella massima serie dividendo il box Repsol Honda con Nicky Hayden. È l’anno del titolo per l’americano mentre Pedrosa si mette da subito in luce centrando il podio ad inizio stagione a Jerez.

GP della Cina 2006, il migliore della classe regina. Dopo il primo arrivo nobile non ci mette molto a vincere anche nella cilindrata più grande. Questo avviene a Shanghai.

GP della Comunità Valenciana 2012, l’epilogo di una grande stagione. È la sua stagione più bella nella massima cilindrata. Pedrosa lotta fino alla fine con Jorge Lorenzo e il collega di box Casey Stoner. Chiude come secondo in classifica generale proprio dietro al connazionale pur avendo vinto più GP. È il miglior pilota Honda.

GP del Giappone 2015, la cinquantesima vittoria. Da sempre uomo HRC, proprio sulla pista casalinga di Motegi raccoglie la cinquantesima vittoria in carriera entrando di diritto nel club dei grandi nomi del motociclismo.