Martin mette la freccia e sorpassa: “Era l’obiettivo reale”

Lo spagnolo del team Del Conca Gresini vince in Olanda va in testa in campionato. Il Diggia fa fatica

Ad Assen, nel tempio del motociclismo mondiale, arriva la quarta vittoria stagionale per Jorge Martin, che nonostante un piede malconcio a causa di una caduta nelle libere del venerdì e ancora zoppicante, porta a casa 25 punti importantissimi per la rincorsa al titolo mondiale della classe leggera.

L’alfiere del Team Del Conca Gresini Moto3 prova subito a scappare in avvio scattando dalla pole, viene ripreso da altri 4 piloti, e solo a 3 giri dalla fine, complice forse un po’ di indecisione tra i suoi avversari, prende l’iniziativa e trova il gap decisivo per tagliare per primo il traguardo olandese.

Aron Canet, Estrella Galicia 0,0, Jorge Martin, Del Conca Gresini Moto3, Motul TT Assen

105 punti totali per il pilota di Madrid (frutto di 4 vittorie e un 11º posto) che torna anche leader del mondiale con la sfortunata caduta di Bezzecchi nel finale.

Gara incolore invece per Fabio Di Giannantonio: l’italiano fatica a trovare velocità tra le curve di Assen e perde presto il treno del primo gruppo. La nona posizione non può essere soddisfacente per il numero 21 che è sempre in corsa per il mondiale (ora a 14 punti dal compagno di squadra).

“Era l’obiettivo reale”. Le parole del numero 88. “Volevo un gruppo minimo davanti e sono riuscito nel mio intento. Ho atteso tranquillo per gran parte della gara, avevo un problema col freno anteriore e non potevo fare sorpassi nelle frenate dure, ma a 4 giri dalla fine nessuno voleva tirare, e da una tv della pista mi sono accorto di avere McPhee dietro di me che già aveva faticato nei giri precedenti e ho deciso di tirare. Mi spiace sinceramente per Bezzecchi, quando faccio io zero spero che nessuno ne sia felice”. Conclude. “È ovvio che è meglio essere leader che dietro di 23 punti, e vogliamo andare in pausa da leader, quindi al Sachsering ci sarà da provare a ripetersi”.

Per Di Giannatonio la musica è diversa: “È andata male. Sono convintissimo che si può fare molto di più. Sono partito per stare con i primi ma nei primi giri ad ogni rettilineo perdevo due decimi. Il primo gruppo nemmeno a parlarne, ma poi riuscivo a superare chiunque e venivo inesorabilmente ripreso sul dritto. Non sono contento e il Sachsenring sarà un appuntamento altrettanto tosto con tanti saliscendi”. Termina, “Non sappiamo se sia un problema di stazza o di aerodinamica, sappiamo che dobbiamo trovare una soluzione per non fare la stessa fine in Germania”.