TALKING POINTS - GP di Spagna: "Devi tirare fuori i gomiti"

Ecco una carrellata con le dichiarazioni dei protagonisti dopo il quarto appuntamento del calendario 2024, corso a Jerez

Le sensazioni di Francesco Bagnaia e Marc Marquez dopo il corpo a corpo da fiato sospeso che li ha visti protagonisti a Jerez, dove hanno lottato per la vittoria. L’amarezza di Jorge Martin, caduto mentre era in testa. La fiducia di Jack Miller, che spera di vedere presto la luce in fondo al tunnel dopo un inizio di stagione sottotono. I problemi di Pedro Acosta e i limiti di Alex Rins e Fabio Quartararo, che nel Gran Premio Estrella Galicia 0,0 di Spagna hanno raccolto meno di quanto si aspettavano.  

Ecco una selezione delle dichiarazioni più interessanti rilasciate sulla scia del quarto appuntamento iridato del 2024. 

Bagnaia come una tigre

A Jerez la vittoria è andata all’ufficiale di Borgo Panigale in sella alla GP24 del Ducati Lenovo Team, che per salire sul gradino più alto del podio ha dovuto tirare fuori gli artigli. Il duello che l’ha coinvolto insieme a Marquez, senza esclusione di colpi, è culminato in un contatto alla curva 10. Lui all’interno, il rivale all’esterno. 

"La lotta con Marc è stata intensa” le parole dell’italiano. “Quando combatti con lui devi tirare fuori i gomiti”. 

Fra i due c’era un precedente scottante: quello di Portimao, dove erano entrati in contatto mentre lottavano fuori dal podio, finendo entrambi nella ghiaia. 

“È stata una bella battaglia, anche intelligente, perché se ci si tocca, come è successo, il pilota all'interno può cadere. Lui è stato abile a rialzare la moto e io a mantenere un certo angolo di piega”.

Marc Marquez agguerrito

Lo spagnolo, che ha raccolto un secondo posto, si è comunque detto soddisfatto.

"È un piacere combattere contro il campione del mondo. Oggi, ancora una volta, ero al suo livello. Stavo lottando con lui e avevo abbastanza velocità per cercare di superarlo”.

L’otto volte iridato pensa già alla rivincita.

“Lui ha dei punti di forza nei quali è migliore di me. Vedremo se in futuro riuscirò ad avvicinarmi".

Martin a terra

Il grande sconfitto è stato il leader iridato, che ha lasciato la Spagna con i 12 punti raccolti nella Tissot Sprint, vinta sabato. Domenica è rimasto invece a secco e ora vede Bagnaia avvicinarsi in classifica: l’italiano è a -17 dallo spagnolo.

"Stavo cercando di mantenere un ritmo costante, attorno all’1:37.9 e 1:38.0. Pensavo fosse abbastanza, per restare in testa alla gara. Stavo cercando di risparmiare un po' lo pneumatico posteriore per il finale, ero concentrato e fiducioso”. 

Poi, però, il patatrac. 

“Non mi aspettavo di cadere in quel punto. È successo molto presto, in inserimento, ero dritto. Dobbiamo capire cosa è successo per evitare che si ripeta".

Acosta così così

Argento sabato, il rookie targato Red Bull GASGAS Tech3 domenica ha chiuso decimo, mai della partita. 

"Abbiamo faticato per tutto il weekend, come tutte le altre RC16. Il problema non è stato il serbatoio pieno, e nemmeno la gomma media al posteriore. Ma la partenza. Non mi viene ancora bene e perdo facilmente posizioni”. 

La coppia Yamaha

In sella alla M1, Rins (Monster Energy Yamaha MotoGP™) è partito ultimo e ha chiuso in tredicesima posizione facendo i conti con alcuni problemi fisici. 

"Sin dalla prima gara in Qatar, ho avuto dei problemi di arm pump. Ho cercato comunque di dare il massimo".

Anche il compagno di squadra Fabio Quartararo ha sofferto.

“Per far girare la moto dovevo forzare in fase di frenata e ciò mi ha affaticato. Ho avuto dei problemi alle braccia, da metà gara in poi. Ho quindi dovuto rallentare. Ero teso, rigido, non mi sentivo bene. Negli ultimi giri ho navigato in vista della bandiera a scacchi. Non riuscivo proprio a guidare".

Le derapate di Miller

L’australiano del team Red Bull KTM Factory Racing ha salutato Jerez senza incassare punti e in classifica è 14esimo con 70 lunghezze di ritardo da Martin. La sua analisi parte da alcune considerazioni tecniche.

“Le vibrazioni erano parecchie, così abbiamo fatto una modifica aumentando l’interasse della moto, cercando di capire cosa stava succedendo. Con il nuovo pneumatico posteriore soffriamo, a quanto pare. Non derapa in maniera regolare e fluida”.

Miller vede la luce in fondo al tunnel?

"Ho già toccato il fondo in passato. Speriamo di esserci arrivati ed essere nelle condizioni di risalire china. Il meglio che possiamo fare è rimanere positivi e continuare a lavorare. Allenarci, restare nella mischia e via dicendo. Le cose miglioreranno”.