Per la vittoria ecco un Lorenzo differente

Al Red Bull Ring, il numero 99 raggiunge il terzo successo stagionale. Staccatore e lottatore, è una nuova pelle

Doveva essere una domenica Ducati quella austriaca, con la variabile Marc Marquez (Repsol Honda) e così è stata. Ma la DesmosediciGP che ha dominato l’undicesima gara dell’anno è stata quella ‘uno po’ diversa’, la numero 99. Jorge Lorenzo strapazza tutti, primo dei rivali Marc Marquez, che prova a metterla sulla rissa ma non può che incassare colpi in territorio Ducati. Per il maiorchino è il terzo successo stagionale, il numero 47 nella classe regina e il terzo posto iridato. La lotta con il collega e avversario di Team Andrea Dovizioso è accesa, sono divisi da un punto, mentre la vetta iridata è a 71 lunghezze.

“È stata una delle mie migliori vittorie in MotoGP™”, è il commento di Lorenzo appena tolto il casco. La battaglia con Marquez si è accesa nelle battute finali di corsa e il numero 99 ha avuto la meglio all’ultimo giro tenendo la traiettoria in uscita dall’ultima curva dopo la risposta del futuro collega di box.

“Non mi aspettavo un Marquez così veloce nei primi giri. Ho spinto ma ho puntato a preservare la gomme. A due giri dalla fine mi sono fatto passare per risparmiare le forze e dare tutto nel finale”, prosegue. “Andavo forte in alcune parte, mentre lui era molto solido in franata”.

Ma anche Lorenzo è stato re della staccate; un pilota ‘nuovo’, che dà il massimo in ingresso di curva, quesi il contrario dei tempi in sella alla M1. Anche questa evoluzione è la dimostrazione della grandezza del cinque volte campione che termina: “È un po’ il segreto degli sportivi di successo reinventarsi e cambiare stile, io ho dovuto farlo in questi due anni con Ducati”.

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