Quanta carne al fuoco: idee, componenti, prove, verifiche, sentenze. E il ritorno di Marc Marquez sulla RC231V del Repsol Honda Team, per la prima volta dallo scorso GP del Mugello, a confermare il recupero fisico dell’otto volte campione del mondo dopo il quarto intervento al braccio destro seguito all’incidente del 2020.
I test in programma martedì 6 e mercoledì 7 settembre sul circuito di Misano, dove ieri si è concluso il Gran Premio Gryfyn di San Marino e della Riviera di Rimini, vedrà i marchi impegnati in top class alle prese con le variabili da sistemare per consolidare, o ritrovare, competitività.
Occhi puntati, in ogni caso, proprio sull’asso della HRC: venerdì l’annuncio del suo arrivo a Misano per prepararsi al test, sabato un check con i medici. L’impatto della sua presenza in pista sarà doppio: da una parte, potrà fornire i suoi riscontri sulle nuove parti con cui Honda tenta di riportare al top una moto che nella stagione in corso non ha raccolto i risultati attesi. Dall’altra, la prova del nove per capire a che punto sono le condizioni del numero 93 dopo l’operazione.
E se in Honda dovranno lavorare a testa bassa, lo stesso varrà per Yamaha, che farà scendere in pista un prototipo 2023. A confermarlo, giovedì scorso, il campione del mondo in carica Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), con tante aspettative sul nuovo motore del reparto corse della casa dei tre diapason. Il francese, infatti, chiede cavalli per contrastare la velocità degli avversari, Ducati in primis.
Proprio a proposito di Borgo Panigale, Francesco Bagnaia ha affermato che nel box del Ducati Lenovo Team non ci saranno tante novità da provare. Si vedrà.
Fra gli altri marchi, anche Aprilia e KTM dovrebbero lavorare in ottica 2023, ma non esclusivamente. Per la casa di Noale, Aleix Espargaro (Aprilia Racing) ha chiesto miglioramenti in frenata. Perso ieri il secondo posto in campionato a vantaggio di Bagnaia, si trova a 33 punti dal leader iridato Quartararo e non vuole perdere altro terreno. Da disputare, ancora, sei gare.
In generale, in ogni caso, non ci si attendono scelte cruciali: la due giorni di Misano appare infatti come una fase intermedia per capire se ciò che hanno già provato i tester dei diversi marchi finirà o meno nei prototipi 2023 che si dovrebbero vedere a Valencia in novembre.
Ciò vale per tutti tranne che per il Team Suzuki Ecstar: ancora orfana di Joan Mir, in infermeria dopo l’highside subito in Austria, la squadra lavorerà esclusivamente per migliorare le performance attuali della GSX-RR. A fine stagione, infatti, la casa di Hamamatsu ha annunciato l’addio alla top class.
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