In ricordo di Mike Trimby

È stata una delle figure più importanti nella storia dei Grand Prix su due ruote e ha contribuito nel rendere la MotoGP™ ciò che è oggi

Mike Trimby, fondatore e CEO dell'IRTA, è scomparso venerdì sera. È stata una delle figure più importanti nella storia dei Gran Premi di motociclismo e ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare lo sport che è diventata la MotoGP™.

Ha iniziato il suo percorso come pilota e meccanico negli anni Sessanta. La sua attenzione si è poi spostata fuori dalla pista: alla fine degli anni '70, come addetto ai lavori, era già una figura chiave del campionato del mondo. Nel 1982 i piloti chiesero a Mike di rappresentarli formalmente. Quattro anni dopo, nel 1986, fu fondata l'International Road Racing Teams Association (IRTA), con Trimby al timone.

Da allora, l'IRTA ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare questo sport, sostenendo piloti e squadre. L’aumento della sicurezza che si è registrato da allora è in gran parte merito dell'IRTA e del lavoro svolto da Trimby e da sua moglie Irene.

Il 1992 ha segnato una pietra miliare per il motociclismo: l'inizio di una nuova era grazie alla collaborazione tra l'IRTA, la FIM, la MSMA e Dorna Sports. Qualcosa che non poteva prescindere dalle fondamenta gettate da Trimby e dall'IRTA nel decennio precedente, garantendo a piloti e team una voce paritaria al tavolo delle trattative.

Sabato 9 settembre si è tenuta una speciale conferenza stampa in onore di Trimby al Misano World Circuit - Marco Simoncelli, dov’è stato annunciato che il suo nome entrerà a far parte della MotoGP™ Hall of Fame.

La famiglia della MotoGP™ invia le più sentite condoglianze alla moglie Irene, ai parenti, agli amici, ai colleghi e ai suoi cari. Lo ringrazia per il contributo davvero eccezionale dato al motociclismo.

Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports: "Questa è una grande perdita per il nostro sport, per il paddock e l'intera famiglia della MotoGP. Inviamo le nostre condoglianze a Irene, alla famiglia di Mike, ai colleghi, agli amici e ai suoi cari. Il paddock non sarà più lo stesso”.

"Il contributo di Mike ai Gran Premi di motociclismo non è secondo a nessuno. Molto di ciò che abbiamo oggi è stato costruito da lui. Lo ringraziamo per tutto ciò ha dato. Le basi che ha contribuito a gettare sono quelle su cui continueremo a costruire, in sua memoria, proseguendo la stretta collaborazione con l'IRTA e il suo staff”.

"È stato un onore conoscere Mike e lavorare al suo fianco. Era un grande amico. Mi mancherà molto".

Jorge Viegas, presidente FIM: "Mike è stata una delle persone chiave nel successo della MotoGP. Un'icona. Ieri avevamo avuto una riunione della Grand Prix Commission: era di ottimo umore. L’avevo convinto a venire ai FIM Awards per ricevere un premio. È stata una sorpresa per lui. Spero che sua moglie Irene venga a ricevere la medaglia in suo onore, se la merita davvero. L'ho conosciuto più di 30 anni fa, quando era responsabile delle gare di Macao. Da allora siamo sempre stati amici”.

"Era un gran lavoratore, molto impegnato. Ieri dopo la riunione abbiamo ricevuto il suo verbale, l’ultimo documento che ci ha inviato. Non ci possiamo credere: è morto facendo ciò che amava fare. Mancherà a tutti. Ma credo che domani lo vedremo in griglia come sempre. Grazie Mike".

Herve Poncharal, presidente IRTA: "Quando ero giovane Mike era una leggenda. Lottava contro le autorità e i promotori locali, per cose buone: la sicurezza innanzitutto, perché era il punto numero uno dell’agenda in termini di priorità, ma anche per avere un paddock migliore. È così che è stata creata l'IRTA”.

"Ho sempre avuto molta ammirazione per Mike. Era forte, un combattente, intelligente. Come presidente IRTA ho avuto la possibilità di operare a stretto contatto con lui. Più lavori con lui, più lo conosci, più impari. Sono stato molto contento di questo scambio. Era una roccia, sicuro di sé, era difficile fargli cambiare idea. Eravamo molto diversi, ma insieme eravamo una buona squadra”.

“Ancora non riesco a realizzare che non c'è più. Quando andrò all'IRTA e vedrò il suo ufficio vuoto sarà difficile. Mike ha sempre odiato i lutti, non gli piacevano. Credo che vorrebbe che noi continuassimo a fare quello che ha fatto lui, che andassimo avanti. Sappiamo quali erano i suoi valori e i suoi obiettivi. Continueremo in quella direzione. Con l'IRTA e il suo team".

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