Marc Marquez con Gresini: appuntamento con la storia?

Lo spagnolo potrebbe diventare il primo, nell’era a quattro tempi della MotoGP™, a centrare il titolo con un team indipendente

Ne ha riservate di sorprese, il mercato 2024 della MotoGP™. Fra smentite e indiscrezioni, divorzi e nuovi matrimoni, una delle mosse più audaci l’ha sicuramente fatta Marc Marquez, che lascerà la RC213V ufficiale del Repsol Honda Team per correre, l’anno prossimo, con la livrea Gresini Racing MotoGP™ e in sella a una moto non aggiornata, sulla carta, come quelle degli ufficiali di Borgo Panigale.

Ma come siamo arrivati a questo punto?

Di tutto e di più

A inizio anno le voci relative al mercato si rincorrevano all’impazzata, in tutte le direzioni: si parlava del passaggio di Jorge Martin (Prima Pramac Racing) alla Yamaha, di un possibile addio di Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP™) alla top class e di un Pedro Acosta (Red Bull KTM Ajo) sicuramente rookie in sella a una KTM.

Niente di tutto ciò si è avverato. Ma non sono mancati i colpi di scena.  A partire dalla firma di Alex Rins (LCR Honda Castrol) con Yamaha, annunciata qualche settimana dopo la sua vittoria in sella alla RC213V ad Austin. Poi la scelta di Marco Bezzecchi, che ha rinunciato a una Ducati ufficiale per restare nel Mooney VR46 Racing Team.

Da ufficiale a indipendente

Nel frattempo i rumor su un possibile addio di Marquez alla Honda, causato dalla scarsa competitività della RC213V, si facevano sempre più insistenti. Ma fra l’otto volte iridato e la casa dell’ala dorata c’era però un contratto di quattro anni, iniziato nel 2020, che avrebbe blindato lo spagnolo anche per la prossima stagione.

Col passare delle settimane il nome dell’iberico è stato associato a diversi marchi, per esempio la KTM. Ma le cose sono andate in un altro modo. Il numero 93 interromperà il rapporto con la Honda per salire su una Ducati. La stessa del fratello Alex, che tornerà a essere il suo compagno di squadra.

Di qui la domanda: si può vincere un titolo con un team indipendente?

Cosa dicono i libri di storia

Se dovesse riuscirci, Marc Marquez potrebbe diventare il primo a farlo nell’era a quattro tempi della MotoGP™. E con che coraggio: nessun pilota del suo calibro ha mai affrontato una stagione in sella a una moto vecchia di un anno, come accadrà a lui. Nemmeno a Valentino Rossi quando è andato in Petronas: nella sua ultima stagione iridata, affrontata con un team indipendente, il fuoriclasse di Tavullia aveva a disposizione l’ultima versione della Yamaha M1.

Nella classe regina del Motomondiale, l’ultimo a mettere le mani su un titolo con un team non ufficiale era stato proprio lui, Rossi, nel 2001 sulla Honda 500 a due tempi sponsorizzata Nastro Azzurro.

Prima dell’italiano c’era riuscito Eddie Lawson, nel 1989 e sempre con la Honda, dopo diversi titoli marchiati Yamaha. La sua NSR era gestita dal team di Erv Kanemoto, che nella sua carriera ha lavorato con assi come Freddie Spencer, Luca Cadalora e Max Biaggi.

Un 2023 ancora apertissimo

Nel frattempo c’è però da capire come si concluderà la stagione in corso. Martin e Bezzecchi potrebbero infatti riuscire nel colpaccio e battere sul tempo il più grande dei fratelli Marquez.

In classifica il numero 89 ha attualmente tre punti in meno del leader iridato Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), con sei round ancora da disputare. Bezzecchi è lontano, a -54. Ma mai dire mai.

Il campione del mondo in carica e lo spagnolo sono in sella alla GP23, mentre il riminese guida la versione dell’anno scorso.

Chi avrà la meglio fra i tre?

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