L'avvicinamento di KTM alla classe regina

Un anno e mezzo di sviluppo ha visto compere grandi passi alla RC16, la nuova moto KTM per la sfida della massima cilindrata.

Da Ilmor a Kawasaki già importanti Case costruttrici hanno provato ad entrare con successo nel Campionato del Mondo MotoGP™ e di recente anche KTM ha pianificato la sua partecipazione alla classe regina per il 2017 con la line up formata da Bradley Smith e Pol Espargaro, in sella alla RC16.

Ma non sarà la prima volta in assoluto che la casa austriaca parteciperà alla competizione motociclistica più seguita al mondo; già nel 2005 è stata infatti il fornitore di motori per i prototipi Proton della scuderia di Kenny Roberts senior. Inoltre e di grande importanza, la sua presenza nella classe Moto3™ partita nel 2004 con la vittoria di Casey Stoner al GP di Malesia.

La Casa di Mattighofen, oltre a vantare un solido lavoro nella classe minore e un’apparizione nella massima serie, può anche fregiarsi del debutto nella cilindrata intermedia nel 2005 con la vittoria al GP di Turchia e, prima del ritiro nel 2008, di otto vittorie arrivate con Hiroshi Aoyama e Mika Kallio.

Nel 2014 Pit Beirer, direttore sportivo KTM, ha annunciato ufficialmente che il progetto RC16, sarebbe andato avanti con i simboli distintivi delle moto austriache come ad esempio il telaio in acciaio color arancione.  A fine 2015 il prototipo ha fatto il suo debutto ufficiale in Austria guidato dall'ex pilota MotoGP™ Alex Hofmann, portacolori Kawasaki, Ducati e Aprilia, sviluppatore per questa del progetto RSV4 in World Superbike.  

Alla prima uscita pubblica è seguito poi un test a Valencia dove ad Hofmann si è aggiunto Mika Kallio e nel progetto è entrato di Mike Leitner, già capo meccanico di Dani Pedrosa. Al Ricardo Tormo il lavoro sulla nuova moto ha imboccato la direzione battuta nei test successivi che ha portato ad incoraggianti risultati. All’intenso sviluppo invernale avvenuto nel reparto corse è seguita la prima prova del 2016 sulla pista andalusa di Jerez del la Frontera e, in questa occasione, a Hofmann è subentrato un altro pilota dalla grande esperienza, Randy De Puniet già coinvolto in passato nel progetto di Suzuki nella massima serie.

De Puniet e Kalio sono poi rimasti in Spagna per il successivo test valenciano durante il quale i miglioramenti sono stati molti e la nuova RC16 si è dimostrata dotata di una buona base. Le condizioni climatiche non sono state delle migliori ma ciò nonostante il team KTM ha fatto grandi progressi con l’elettronica, oggi comune a tutti i prototipi della MotoGP™.

Dalla Spagna De Puniet, Kallio e la scuderia si sono trasferiti sulla pista di Brno notando un grande ed ennesimo miglioramento della moto e, nel quarto test dell’anno avvenuto sulla pista di Misano Adriatica, in sella alla nuova creatura per la classe regina è salito Karel Abraham, poi tornato in Repubblica Ceca con Kallio per lavorare sul miglioramento della percorrenza in curva.

Da qui il nuovo impegno a Jerez e poi il successivo test in Malesia per quello che è stato un 2016 di intenso lavoro. Dopo qualche modifica e miglioria,l’ultima tappa in ordine cronologico per il team arancione al Mugello, con ancora un protagonista della stagione attuale: Tom Luthi, pilota Moto2™. Mancano ancora sei mesi alla fine delle competizioni di questa stagione, fino alle prove ufficiali di Valencia che chiudono l’anno ma in qualche modo aprono quello successivo, la squadra KTM sarà impegnata in altri test privati.

Randy de Puniet, KTM RC16, Jerez 2016
Tom Luthi KTM RC16 Pit Lane Mugello 2016

In fine, il recente annuncio durante i test al Red Bull Ring nei queli le RC16 sono scese in pista insieme alle altre moto della massima cilindrata e future avversarie in pista: KTM farà il suo primo ingresso ufficiale in un GP a Valencia, nell'ultimo appuntamento stagionale. Alla guida dei un solo prototipo Mika Kallio che correrà al Ricardo Tormo come wild card.