Master Camp Yamaha, la sorpresa è Valentino

Terzo giorno di ‘scuola’ per i sei ragazzi al Ranch, e in pista incontrano il loro mito

La quarta edizione dello Yamaha VR46 Master Camp ha preso il via e nel terzo giorno i sei partecipanti hanno avuto la possibilità di incontrare Valentino Rossi. Dopo le prime lezioni divise tra flat track, palestra e teoria, per l’italiano Alfonso Coppola (19 anni), il diciassettenne francese Enzo De La Vega, il finlandese Kimi Patova (15 anni), l’ucraino Mykyta Kalinin (18 anni), Renzo Ferreira (brasiliano di 15 anni) e l’olandese Robert Schotman (18 anni) è arrivato il momento di conoscere il maestro dei maestri. Dal Ranch di Tavullia i giovani piloti si sono spostati al Misano World Circuit Marco Simoncelli. Oltre al Dottore, che a sorpresa ha preso parte ad alcuni giri in pista insieme agli allievi, a guidare i ragazzi nella terza giornata di Camp anche Francesco Bagnaia, Andrea Migno, Stefano Manzi e Nicolò Bulega piloti dello Sky Racing Team VR46, Lorenzo Baldassarri (Forward Racing), Niccolò Antonelli (Red Bull KTM Ajo), Marco Bezzecchi (CIP Mahindra) Franco Morbidelli (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS nel 2018 in MotoGP™) e Lin Jarvis, direttore generale Yamaha Racing. Al circuito, uno dei massimi rappresentanti della Casa di Iwata ha impartito lezioni su come i piloti devono gestire in maniera ottimale la loro carriera.

Yamaha VR46 Master Camp

Una volta sul tracciato, in sella alle Yamaha YZF-R3, i piloti della Academy hanno mostrato ai giovani i segreti dello stile di guida ottimale e, nei passaggi successivi, è sceso in pista proprio il Dottore per la grande gioia dei partecipanti al Camp.

Dopo gli scatti fotografici con la leggenda del motociclismo, la terza giornata di studio ‘da Rossi’, è proseguita con lezioni teoriche nelle quali, sempre Jarvis, ha parlato dell’importanza dei buoni rapporti nel box e nella scuderia.

Valentino Rossi: “È stato fantastico fare una sorpresa a questi ragazzi. Volevo incontrarli e vedere come stavano andando perché siamo a metà del programma. Desideravo vederli in pista e devo dire che sono rimasti impressionato della velocità di alcuni. È stata una bella esperienza, per me e soprattutto per loro; spero si siano divertiti e continuino a farlo. È molto importante quando si guida”.