La tecnologia dalla parte di Rossi

Una nuova soluzione sulla M1 ha permesso al Dottore la grande prestazione di Aragón

Per Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) sono passate poco più di due settimane tra l’infortunio alla gamba destra e la grande prestazione al MotorLand di Aragón. È stato un ritorno alla competitività supportato, anche, da una nuova soluzione all’impianto frenante del suo prototipo.

Rossi ha chiuso il sabato aragonese conquistando la prima fila della griglia di partenza in gara e lì ha lottato nelle prime posizioni. Oltre al recupero miracoloso fatto di tenacia, motivazione e doti fuori dal comune, il nove volte campione ha beneficiato di un nuovo tipo di impianto frenante sulla ruota posteriore. La novità ha previsto la possibilità di frenare con il pollice della mano sinistra grazie una piccola leva montata sul manubrio. Per l’impianto sono stati usati anche dei nuovi dischi in carbonio, delle nuove pinze e una diversa pompa. Una soluzione che ha permesso a Valentino di staccare come sempre senza usare la gamba destra non al 100%.

Valentino Rossi, Movistar Yamaha MotoGP

Una componente simile era già stata provata da Rossi a Brno ma quella di Alcañiz è stata innovativa mantenendo due circuiti separati per azionare il freno posteriore, il classico pedale e l’innovativa leva per il pollice.

Nel passato vi sono stati casi di tecnologie simili che hanno cambiato l’impostazione standard di una moto. Come fatto per Mick Doohan, vittima di un grave incidente dopo le prove del GP d’Olanda del 1992 che gli ha poi ridotto la possibilità di usare con la massima forza la gamba destra. In quella situazione fu studiato un comando sul manubrio unito all’impianto frenante posteriore. Tutto fu ripreso poi in seguito e altri piloti usarono i successivi sviluppi dell'intuizione.