Rossi e Marquez scommettono sulle slick, che non pagano

Autori di prestazioni molto diverse ma tutti e due scelgono anche la carta gomme da asciutto su una pista delle condizioni miste

Valentino Rossi alle prese con i problemi sul bagnato, Marc Marquez deciso a fare la pole position nelle qualifiche a Motegi. Per tutti e due il sabato pomeriggio nipponico è nel segno della grande incertezza ma, sia il nove volte campione del team Movistar Yamaha sia il portacolori Repsol Honda tentano la carta gomme da asciutto su una pista letta in rapido asciugamento. Una vera e propria scommessa tenuto conto delle moltissime variabili composte dal binomio gomme – asfalto. Quasi una gara contro il tempo alla ricerca del miglior crono in una sessione di soli quindici minuti.

Il Dottore, vittima di una caduta in FP4, esce dal box con la doppia slick tentando di mandarla in temperatura il più velocemente possibile. Il tracciato non lo aiuta, l’asfalto non si asciuga come sperato e Rossi è costretto alla dodicesima posizione.

“Questa mattina, in condizioni di totale bagnato mi trovavo bene e abbiamo fatto dei buoni tempi”. Commenta il numero 46, “Poi, con meno acqua sull’asfalto abbiamo soffriamo molto ed ero abbastanza lento”. Racconta della scelta ricaduta sulla slick. “Abbiamo provato a mettere le gomme da asciutto, mancava poco per mandarle in temperatura ma la pista era ancora troppo bagnata e ci ha messo un sacco di tempo per asciugarsi, non è stata la scelta giusta”. Termina, “Partiamo dietro ma aspettiamo le condizioni di domani per vedere come intraprendere la corsa”.

Marquez ha vissuto una simile scelta provando a girare con le gomme da bagnato per dominare la tabella tempi. Cosa non riuscita, e il leader della classe si è comunque attestato in terza piazza.

“Ho fatto dei buoni tempi con le soft da pioggia, ho messo le extra soft e ho provato le slick. Ma alla fine non sono riuscito a lottare per il primato”. Dice Marquez, “Il target era la prima fila, e adesso come adesso la pole non importa”. Parlando della gara anche per l’alfiere HRC a dominare è l’incertezza. “Tutto può essere, anche un flag-to-flag”. E termina approfondendo la scelta ricaduta sulle Michelin slick. “All’inizio ho pensato che fosse possibile fare il tempo con gomme da asciutto ma il rischio di cadere era alto e ora, che mancano quattro gare alla fine, non posso infortunarmi. Sono contento del risultato”.

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