Guidotti: "Pecco, potenziale pilota ufficiale in futuro"

Il team manager Pramac svela i retroscena della grande mossa di mercato. Per il talento VR46 Academy la prospettiva è luminosa

Francesco Guidotti, team manager Alma Pramac Racing, non ha dubbi, Francesco Bagnaia era la scelta giusta. Da poche ore è stata ufficializzata la notizia del passaggio alla struttura Ducati dell’attuale portacolori Sky Racing Team VR46 per il 2019. È proprio il responsabile della scuderia più che satellite di Borgo Panigale a svelare i retroscena di quello che è stato il primo importante movimento di mercato del 2019, anno di grandi cambiamenti nelle formazioni della classe regina.

“Tutto è nato quando Francesco faceva ancora la Moto3™, era ottobre 2016”. Racconta Giudotti. “Sapevamo che l’anno successivo avrebbe fatto la Moto2™ e lo contattammo; nel caso avesse voluto fare il passaggio saremmo stati contenti di averlo già con noi. Poi siamo rimasti sempre a filo diretto anche quando ha deciso continuare nella categoria intermedia con il team Sky, cosa per altro che ci sembrava corretta. Non c’è stato molto da decidere, se non trovare l’accordo definitivo per il 2019”. Tutto rimandato nel tempo quindi per Pramac ma il passaggio e la metamorfosi in ducatista aveva già solide basi.

Il 2016 fu l’anno nel quale Bagnaia, allora pilota Angel Nieto Team (allora Aspar Team) nella categoria cadetta, aveva avuto la prima esperienza con una MotoGP™, una desmodromica. Era novembre e nei test di Valencia, Pecco aveva provato la Ducati della sua scuderia come premio per i successi nella piccola cilindrata, pochi giri sotto lo sguardo attento di Gino Borsoi (team manager Aspar) e, come scopriamo oggi, anche degli uomini Pramac e di Borgo Panigale.

Ieri il cerchio si è chiuso e Bagnaia, già battezzato dai tifosi ‘Desmo Pecco’, resterà con il team senese per due stagioni beneficiando di un contratto diretto con Ducati.

“Il mio giudizio su di lui è estremamente positivo”, commenta Guidotti, “Altrimenti non lo avremmo cercato così! Credo sia un ragazzo molto più maturo della sua età (Bagnaia ha compiuto di recente 21 anni, ndr). Parla molto chiaro la sua crescita soprattutto quella degli ultimissimi anni. È un pilota che si è trovato in difficoltà tecniche e ha vissuto anche momenti professionali non facile nei quali però ha reagito molto, molto bene”.

La scuderia Pramac per storia, vocazione e impostazione è considerata il junior team della struttura ufficiale Ducati. Un trampolino di lancio tra i migliori della MotoGP™ e la scelta di una promessa come Bagnaia, in linea anche con la missione della VR46 Academy, abbraccia in pieno questa prospettiva.

“Pensiamo che Pecco, potenzialmente, sia un pilota ufficiale dei prossimi anni”, termina Guidotti. “I nostri obiettivi sono chiari: iniziare il 2019 con una primissima fase di apprendistato e poi, già dal primo anno ci aspettiamo dei risultati a ridosso delle prime dieci posizioni; ma chissà…”.

In questa stagione, che sia avvia veloce verso la prima gara, Bagnaia e lo Sky Racing Team VR46 saranno tra i probabili pretendenti al trono della Moto2™. Per Pecco, già molto competitivo nel precampionato, arrivare nella massima serie come iridato di quella mediana sarebbe il massimo delle presentazioni e motivazioni. Rimanendo un pilota che non necessita certo di biglietti da visita, potrebbe bissare il grande risultato del suo compagno di Academy: Franco Morbidelli, campione del mondo Moto2™ e ora impegnato nel preparare il debutto nella massima serie con la Honda del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS.