Negli ultimi anni il MotoGP™ ha dimostrato di essere diventato meritocratico. Anche se all’apparenza sono dati per certi cinque top rider, le stagioni scorse si sono avuti vincitori a sorpresa cha hanno resto più bello e avvincente il campionato. Nel 2016 sono saliti nove piloti diversi sul gradino più alto del podio mentre la stagione scorsa in dieci hanno segnato il primato in gara e, in ugual numero, hanno raggiunto dopo la bandiera a scacchi le prime tre posizioni. Uno spettacolo avvincente, quindi, che in questa stagione potrebbe addirittura essere migliore.
Non solo nomi ma Case e team: nelle ultime due annate le porte del successo si sono aperte anche per corridori di scuderie satellite come Johann Zarco e Cal Crutchlow, ora diventati punto di riferimento per gli altri non ufficiali.
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Nel 2017, Zarco ha impressionato per il grande avvio di stagione. A Losail si mise al comando della gara e, dopo aver condotto con un largo vantaggio, è stato costretto al ritiro dopo un incidente. Il transalpino su M1 è poi salito sul podio ma non ha vinto e in molti, quest’anno, lo vedono come uno dei candidati al primo posto in un GP se non di più.
Due anni fa Crutchlow ha fatto sua la gara a Brno e quella a Phillip Island, per lui, poi, un 2017 non facile ma adesso ha nuove motivazioni. Il pilota LCR Honda può infatti beneficiare dello stesso prototipo portato in pista dai corridori ufficiali e, nei test del precampionato, ha già fatto vedere di essere veloce come i corridori del team Repsol.
MotoGP™ Rewind: una sintesi del #SanMarinoGP
Jack Miller e Danilo Petrucci oggi dividono il box Alma Pramac Racing. La scuderia più che satellite di Borgo Panigale ha brillato nelle prove di pre-stagione con il neo arrivato pilota australiano già a suo agio sulla DesmosediciGP del 2017 mentre il ternano ha avuto subito un grande feeeling con la nuova Ducati. Se Miller ha già vinto nella classe regina (TT di Assen del 2016) il successo è stata la ciliegina sulla torta che è mancata alla fantastica stagione di Petrucci, spesso protagonista dei duelli di testa, uomo solo al comando di un GP e autore di quattro podi. Per il Petrux è arrivato il tempo della vittoria, come la chiamata a ripersi per Miller. I due alfieri desmodromici riusciranno ad incendiare la stagione?
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