Rossi all'inseguimento della decima corona

Il futuro del Dottore non è deciso ma la certezza è una, l'obiettivo è fare doppia cifra di titoli iridati. Da un articolo di Matt Birt

La passione di Matt per le due ruote comincia nel 1980 quando inizia a seguire gli eventi di velocità. A 17anni abbraccia la carriera di giornalista e, dopo un inizio in  Motor Cycle News e come reporter di Off-Road, nel 2015 è con il Campionato del Mondo MotoGP™. Oggi è una delle voci e firme più autorevoli delle competizioni iridate.

Era il 25 ottobre del 2009 quando Valentino Rossi ha vinto il suo ultimo campionato del mondo MotoGP™. Il nono della sua mitica carriera. Sette corone nella massima classe e due agli esordi nella categorie leggere, la storia del Dottore è un continuo inseguimento della vittoria che prosegue immutato fino ad oggi, dopo oltre vent’anni.

Dal 2009 la domanda se Rossi possa vincere il decimo titolo è la costante di ogni stagione. Un numero che, già pilota leggendario, lo metterebbe nell’olimpo dei pochissimi che hanno all’attivo una doppia cifra di campionati del mondo; su tutti Giacomo Agostini con 15 corone.

Una volta si correva in più categorie, è vero; questo non toglie nulla al mito di Ago ma infonde più prestigio ai numeri di Valentino che in queste ore sta iniziando la sua ventiduesima stagione di competizioni iridate rimanendo ancora tra i migliori cinque del MotoGP™. E il quesito ritorna: Rossi potrà essere per la decima volta campione del mondo?

“L’età è una questione mentale, va oltre la materia”, dice una frase di Mark Twain, autore e pensatore americano. Nel caso di Valentino sembra proprio così: i numeri all’anagrafe sono solo numeri e gli anni che passano non influiscono in modo decisivo sulle sue prestazioni. Rossi prosegue nello sfidare il tempo che passa nel campionato del suo trentanovesimo compleanno.

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Ma c’è ben altro. Il Dottore non ha ancora firmato il rinnovo con Yamaha, la Casa per la quale è ambasciatore globale e con la quale ha vinto gli ultimi sei titoli. Pur non avendo rinnovato, ha lasciato intendere la sua ferma volontà di continuare per altre due stagioni allargando così il margine e le probabilità di avverare il decimo sogno iridato. A quel punto gli anni sarebbero 41 con la certezza che la decisione presa sarà in linea con l’oggettiva competitività in pista; come ripetuto dallo stesso Rossi nelle ultime stagioni.

Il pilota c’è, ma la moto? Yamaha, dopo essere stata per molti anni la moto ‘perfetta’ sembra aver lasciato il primato ai prototipi concorrenti. Nel 2017 una serie di problemi hanno inciso sulle prestazioni e sui risultati del pesarese e, nonostante in parte siano stati risolti durante il precampionato, sembra che la M1 abbia bisogno di altre attenzioni per dare a Valentino maggiori possibilità di vittoria. L’ultimo successo del binomio risale ad al TT di Assen dell’anno scorso e i problemi sofferti fino ad ora hanno abbassato l’ottimismo per nulla intaccando l’entusiasmo che accompagna Rossi da due decadi mondiali, dagli esordi con l’Aprila 125cc.

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Nonostante i numeri in termini di vittorie negli anni recenti siano sfavorevoli alla leggenda italiana, solo un pazzo eliminerebbe Rossi dai pretendenti al titolo della MotoGP™ contando che, fino a due stagioni fa, è stato in lizza per la vittoria chiudendo per tre volte al secondo posto in campionato (2014, 2015 e 2016) con la corsa al titolo del 2015 dove si è dimostrato in grado di fare suo la corona iridata. Risultato praticamente già realizzato ma infranto dai molti veleni che hanno poi intorbidito l'anno successivo.

Valentino rimane a ragione uno dei piloti su cui puntare per la vittoria finale. Il mito di Tavullia riuscirà a scrivere un altro capitolo della storia del motociclismo con il decimo titolo mondiale? Segui il Campionato del Mondo MotoGP™ 2018 e abbonati al MotoGP™ VideoPass. Potrai guardare tutte le sessioni LIVE e OnDemand, avere accesso agli highlight, alle interviste, agli approfondimenti e rivedere le gare storiche.