È un Balda votato al riscatto

Sono passate quasi due stagioni dall'ultima vittoria, in mezzo, una crisi di risultati e Baldassarri è ancora con i primi. L'intervista

È l’inizio della stagione del riscatto per Lorenzo Baldassarri che domenica scorsa, a Jerez de la Frontera, ha vinto la sua seconda gara in carriera lanciandosi in piena corsa iridata nel Campionato del Mondo Moto2™. L’anno del ‘Balda’ sembra essere di quelli buoni, dopo il difficile 2017 e l’uscita dai radar della top 10. Una crisi di risultati successiva alla bella stagione precedente nella quale il marchigiano, scuola VR46 Academy, aveva vinto il suo primo GP, a Misano. Dopo la discesa la risalita che ha radici sicuramente nel cambio di scuderie e nell’approdo all’iberica Pons HP40. La chiamiamo rinascita? Forse, ma il Baldassarri visto dai test invernali in poi ha impressionato e dato più di qualche pensiero ai ‘favoriti’ della vigilia. Il legame con la nuova squadra sembra destinato a durare anche oltre il 2018, ma adesso c’è da godere la bellissima lotta in testa al campionato tra il numero 7 e l’amico e compagno di allenamenti, Francesco Bagnaia (Sky Racing Team VR46), ora al comando della categoria.

Motogp.com ha intervistato Baldassarri prima di un evento a Madrid.

Sei tornato alla vittoria dopo tanto tempo e dopo la tua prima pole position; descrivici le sensazioni.

“Partivo davanti a tutti, questo mi ha caricato moltissimo. Ho corso senza sottovalutare gli avversari ma non mi aspettavo un Oliveira così in palla. È stata una grandissima soddisfazione questa vittoria e voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno supportato soprattutto alla fine della scorsa stagione, un anno grigio per me. C’erano delle aspettative molto alte suoi miei risultati che poi non si sono realizzate. Mi hanno sostenuto in tanti, la mia famiglia, la VR46 Academy e questo nuovo team che ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di correre. Mi è passato tutto davanti, è stato un periodo difficile e tagliare il traguardo per primo è stato bellissimo”.

Da subito, dai test precampionato, sei stato veloce. Quando hai capito di poter stare con i primi?

“È vero. Siamo stati subito competitivi. Ma non era certo scontato essere il secondo in campionato alla quarta gara visto che, in una nuova scuderia, bisogna prima conoscersi per lavorare bene. I primi test sono andati bene ma solo il campionato sarebbe stata la conferma e in Qatar, dove ho combattuto per la vittoria con Bagnaia, ho capito che avremmo potuto far bene da lì in poi”.

Molto spesso, e soprattutto nelle categorie non MotoGP™, i piloti italiani trovano difficoltà in una scuderia straniera. Per te invece è stata una motivazione, descrivici il primo contatto con il Team Pons.

“Mi sono sentito subito bene, mi hanno accolto alla grande. Il rapporto di lavoro è molto buono e anche l’atmosfera nel box è positiva. Ha aiutato la mia motivazione e la mia voglia di riscatto. Avevo bisogno di una nuova possibilità dove ritrovare la fame di risultati”.

Sei evoluto come corridore e come persona?

“Sono cresciuto molto. Il periodo negativo che ho vissuto mi ha arricchito. Certamente sono cresciuto”.

Ci sono tanti piloti forti ma la Moto2™ potrebbe risolversi tra due italiani, due piloti della stessa scuola che si conoscono bene. Manda un messaggio a Pecco?

(Ride, ndr) “Ci frequentiamo quotidianamente, il messaggio glielo darò di persona. È un avversario particolare per me. Abbiamo un bel rapporto fuori dalle corse, siamo avversari e amici, compagni di allenamento nella VR46”.

Lorenzo Baldassarri, Pons HP40, Miguel Oliveira, Red Bull KTM Ajo, Gran Premio Red Bull de España

La VR46 appunto, che cosa ti ha detto Valentino a fine gara?

“Ancora non ci siamo parlati. Lo faremo in Italia quando ci vedremo. Dopo la pole, la prima per me, mi ha detto che stavo andando forte ed era molto contento”.

Oltre a Pecco, chi sono quelli da battere per stare lì davanti?

“Sicuramente Marquez, è veloce ed è sempre lì. Poi Oliveira, che forse è più costante e non dimentichiamoci del  Paso’ (Mattia Pasini, ndr). Un pilota molto forte, con grande esperienza e che fa parte del nostro gruppo e si allena con noi al Ranch. Un avversario ma conosciuto. Poi Vierge, sta dimostrando di essere lì”.

Che cosa prevedi per Le Mans?

“È una pista che mi piace anche se non ha ‘pezzi da pelo’. Ma negli anni passati sono andato forte. Ci sarà da divertirsi”.

Dopo il GP di Francia, sullo stesso tracciato ci saranno i test. Quali sono i vostri punti di forza? Su quali aree lavorerete per migliorare ancora?

“In base a come andrà il fine settimana cercheremo di mantenere i punti di forza cercando di lavorare e colmare il gap dove facciamo più fatica. Proveremo dei nuovi pezzi Kalex e della Öhlins”.

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali adesso?

“Sono quelli di inizio campionato. Dare il massimo gara dopo gara. Abbiamo visto che possiamo batterci per le posizioni in alto alla classifica”.

Avevo bisogno di una nuova possibilità dove ritrovare la fame di risultati