Valentino imperatore, pronto al pollice verso

Nell'arena Marquez e Stoner, quale sarà il loro destino? Dal blog di Nick Harris

La settimana scorsa ero nella mitica città di Roma. Davanti al Colosseo mi è venuta in mente una immagine, quasi un sogno notturno: Valentino Rossi seduto sul suo trono come un imperatore romano mentre due gladiatori lottano in basso nell’arena. Sono Marc Marquez e Casey Stoner. Due combattenti che a loro modo avevano incontrato il rispetto del  leader e, per meriti sul campo, erano i migliori di tutti gli altri gladiatori.

Tornando alla nostra realtà, quella della pista, il GP di Francia è stato vinto comodamente da Marquez che ha così raggiunto come numero di successi (38) proprio Stoner, vincitori di due titoli mondiali con Ducati e con Honda.

I due vivono anni diversi del motociclismo ma entrambi sono nella stessa epoca: l’età del dominio di Rossi. Mentre altri piloti soccombettero all’imperatore in pista e fuori, Marquez e Stoner marcarono il loro territorio e lo sfidarono apertamente.

Uguali ma diversi. Nell’attitudine, nel modo di porsi ma anche nel modo di affrontare le gare, Marquez e Stoner furono differenti anche come cadute. Stoner nei suoi sette anni memorabili in MotoGP™ cadde 61 volte. Marquez è al quinto anno di classe regina e ha già collezionato 89 cadute ma, nel suo caso, contano solo le scivolate effettive non tutte e le moltissime ‘salvate’.

Torno all’immagine storica e vedo l’Imperatore Vale intento a muovere il pollice in alto o in basso per graziare o condannare Marc e Casey, o probabilmente entrambi. Con 38 vittorie a testa è certo, i famelici leoni nelle gabbie si stanno già leccando i baffi.