Quello del GP d’Olanda è un appuntamento importante per Marc Marquez. Il pilota Repsol Honda, recentemente protagonista di una evento promozionale a Barcellona, arriva all’ottava prova in calendario con il primato in classifica generale e un vantaggio più grande di una vittoria sull’inseguitore, Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP). Il ring della Drenthe però non è la pista migliore per il numero 93 dove tentare l’ennesimo allungo.
This one calls for a classic #FlashbackFriday! @marcmarquez93 & @MotoGP at their best ???????? pic.twitter.com/sCRyPUx1w9
— Repsol Honda Team (@HRC_MotoGP) 22 giugno 2018
Test post GP a Barcellona, i commenti
Sull’asfalto olandese, infatti, le imperfette Yamaha potrebbero risorgere così come potrebbero fare ancora bene le DesmosediciGP di Jorge Lorenzo, l’uomo del momento, e di Andrea Dovizioso, in cerca di rilancio. Il GP d’Olanda è stato vinto solo una volta dal talento di Cervera, nella stagione 2014, anno del suo strapotere. Poi sono arrivati solo podi. Con Motegi, inoltre, la Cattedrale, è la unica pista sulla quale Marquez non ha mai conseguito la pole position.
“Arriviamo da una buona giornata di test a Barcellona”, commenta l'uomo HRC parlando dei recenti test post GP di Catalogna dove la scuderia ufficiale Honda ha provato interessanti novità a livello aerodinamico e di elettronica. “Quella di Assen è una pista molto diversa e sarà interessante vedere come ci comporteremo lì. Fino ad ora siamo stati ad un buon livello più o meno su tutti i tracciati e vediamo se riusciremo a mantenerci costanti su piste distinte. Mi piace ‘la Cattedrale’ del motociclismo e il pubblico sarà spettacolare”, prosegue. “La cosa buona è che arriviamo con un certo vantaggio in classifica iridata ma è molto presto per la stagione fare questi calcoli. Ci sono molti piloti con ottime possibilità di lottare per il titolo e noi dobbiamo continuare a lavorare”, termina. “L’obiettivo è raccogliere il miglior risultato che la situazione ci permette”.
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