Rossi: “Una gara bella e tosta, da testosterone”

Il Dottore ci prova ma è fuori dal podio e quinto dopo il duello con Dovizioso: “Un sorpasso strategicamente poco intelligente”

Valentino Rossi era il più atteso ad Assen. L’ottava gara del portacolori Movistar Yamaha MotoGP si chiude con un quinto posto che certamente avrebbe potuto essere qualche cosa in più. Il nove volte campione parte forte dalla prima fila, lotta nel gruppo degli aspiranti vincitori superando per sette volte i rivali nell’ultima chicane e nel duello con Andrea Dovizioso (Ducati Team), a meno due dalla bandiera a scacchi, è costretto ad andare largo e a perdere la possibilità di salire sul podio.

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Valentino Rossi, Movistar Yamaha MotoGP, Motul TT Assen

“È stata una gara bella e tosta”, racconta Rossi che nelle fasi iniziali, infuocate di una delle prove più spettacolari della classe regina, è anche venuto a contato con Jorge Lorenzo (Ducati Team) nel corso del quarto giro in uscita della curva 12. “Sono stati duelli da testosterone. Il contatto con Lorenzo (forse a causa della perdita dell’anteriore del ducatista, ndr) è stato fortuito e per fortuna l’ho preso centrale, Marquez e Viñales erano andati larghi e pensavo di giocarmela”.

Su Dovizioso. “È stato un sorpasso molto aggressivo e strategicamente poco intelligente. Senza quella manovra potevamo fare entrambi il podio e magari non lasciarlo tutto agli spagnoli”, prosegue. “Sono andato a chiedergli qualche spiegazione e lui mi ha fatto il gesto delle scuse”.

La M1 vista oggi anche dopo il podio di Maverick Viñales sembra una Yamaha ritrovata? Rossi commenta: “Non credo, la moto dopo i test di Barcellona è la stessa. Qui andava molto bene ma i problemi in accelerazione restano. Io ho fatto una gara simile alle altre, Maverick invece è stato molto più forte ma abbiamo ancora tanto da fare e necessitiamo di novità tecniche”, termina. “Così come siamo possiamo essere secondi o terzi”.

In classifica Rossi resta secondo ma a -41 punti da Marquez.