La stagione della novità tecniche

La prima parte di 2018 è stata caratterizzata da una grande evoluzione dei prototipi, ma altre arriveranno da qui a Valencia

Carenature, uso del carbonio, elettronica e telaio, i primi mesi del campionato sono stati all’insegna delle novità tecniche nella classe regina. Tanto è stato apportato sui prototipi della massima serie. Di seguito le principali novità, marca per marca.

Honda

A metà del precampionato il team ufficiale Repsol ha provato un nuovo forcellone in carbonio. Nei test a Buriram, la Casa alata ha iniziato a battere la strada della maggior rigidità, cammino dove erano già stati precursori gli uomini Ducati. Ma la componente tecnica era già apparsa a Valencia, negli ultimi test del 2017.

La RC213V è sicuramente la moto che, attualmente, ha trovato la chiave grazie alla quale Marc Marquez sta facendo il ritmo iridato. Sono stati tanti gli aggiornamenti su molte aree che Honda ha messo a disposizione del suo box ufficiale come del team LCR. Tra questi anche un notevole passo in avanti con l’aerodinamica.

Ducati

Come ormai siamo stati abituati, la Casa di Borgo Panigale è quella apporta maggiori novità dal punto di vista dell’aerodinamica. Ad inizio stagione le prove delle carene ‘alate’ di Ducati sono state molte e dopo la prima omologazione sembra che la componente indicata per Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso sia quella simile alla passata stagione.

Una novità gli uomini di Borgo Panigale hanno recentemente portato in pista sono state alcune modifiche al telaio, rinforzo in carbonio che hanno dato una rigidità diversa alla moto sviluppando ulteriormente la modifica provata da Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing) con rinforzi in alluminio.

Ad inizio stagione la marca bolognese ha introdotto anche alcune novità in campo dell'inerzia e dello spostamento dei pesi, apportando alcune modifiche sotto il codone e ponendo alcune piccole zavorre.

Discorso a parte il grande lavoro della squadra di Lorenzo che ha, passo dopo passo, modificato la DesmosediciGP secondo le esigenze del maiorchino: il cambio di posizione in sella e una nuova struttura del serbatoio hanno portato il numero 99 alla vittoria.

Yamaha

Le M1 sembrano in difficoltà in questo momento a livello tecnico ma quelle che mediamente hanno le prestazioni migliori. Sia Valentino Rossi sia Maverick Viñales, chiedono da mesi aggiornamenti nelle aree dove cedono il passo ai rivali. È l’elettronica e i problemi in trazione che non fanno avere alle Yamaha le migliori prestazioni.

I prototipi di Iwata hanno provato alcune modifiche alla ciclistica, e alla geometria. Da qualche GP i piloti Movistar portano in pista la forcella con i foderi in carbonio e a Brno, probabilmente, potranno arrivare alcune importanti aggiornamenti.

Suzuki

Le Suzuki hanno iniziato bene il loro 2018. Nel segno dell’evoluzione con la versione della scorsa stagione, la GSX – RR è una moto bilanciata che sfrutta al meglio il motore in linea e, da lì, la concezione ciclistica. Sono già quattro i podi accumulati fino ad ora, un altro e il team Suzuki perderà le concessioni allo sviluppo per il 2019.

“Continueremo a lavorare sull’elettronica”, ha detto Davide Brivio, team manager. Il team di Hamamatsu è stato il primo ha portare in pista le modifiche al telaio e i rinforzi in carbonio alla componente.

KTM

La RC16 è stata la moto che ha avuto il più grande sviluppo da quando è entrata nella classe regina. In poco meno che due stagioni ha già ottenuto importanti sviluppi e molti cambi per quanto concerne le componenti. Mike Leitner, responsabile del progetto austriaco in MotoGP™: “Stiamo tentando di avere una sviluppo costante della moto. Già nel corso di questa prima metà di stagione, Pol Espargaro e Mika Kallio hanno provato la versione 2019. I progressi sono grandi e il ritardo dalle parti alte della classifica sempre più stretto.

Aprilia

La novità più grande, per ora annunciata, è il forcellone in carbonio che dovrebbe far dare alla RS – GP quel passo in avanti tanto atteso. Rispetto alla stagione scorsa non molto del tanto fatto al box e a Noale si è visto in pista in termini di risultati ma l’impegno degli uomini di Romano Albesiano è costante e ingente. Un nuovo telaio, un nuovo albero motore e l’aerodinamica sono nei piani dell’immediato futuro.

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