Pirro: “Dura, non correvo da mesi”. E arriva la nuova moto

Il pilota collaudatore commenta la gara a Misano e illustra il programma del Test Team per i prossimi mesi dove nascerà la GP 19

Michele Pirro ha portato in gara a Misano la quarta DesmosediciGP versione 2018 e ha difeso i colori del Ducati Team nella domenica del trionfo di Andrea Dovizioso e della mancata doppietta rossa dopo la caduta di Jorge Lorenzo, impegnato nella rincorsa del collega e rivale di box. In pratica, sbancano le desmodromiche: Ducati torna alla vittoria là dove non raccoglieva il successo da 11 anni (2007) e lo fa a 80 chilometri dalla sua Bologna centrando anche una tripletta stagionale (Dovizioso – Lorenzo – Dovizioso) che non si vedeva dal 2008 ma firmata da un pilota solo, Casey Stoner.

La DesmosediciGP è la moto migliore, al di là dei piloti ugualmente vincenti su un prototipo che ora fa scuola. Dietro a tutto questo c’è uno sforzo collettivo grandissimo nel quale è fondamentale il lavoro proprio di Pirro, tester e corridore che nella domenica adriatica ha raccolto solo un punto (15esimo posto) a causa di una partenza poco efficace. Il pilota di San Giovanni Rotondo mancava da una gara MotoGP™ dal Mugello, appuntamento però segnato dal suo brutto infortunio nelle libere. Dopo tre mesi di recupero, gare nel CIV e prove per le strutture Ducati nel WorldSBK e MotoGP™ una gara della massima classe.

“La verità è che non partecipavo ad una gara da Valencia l’anno scorso”. Commenta Pirro, “Non me la ricordavo così lunga perché comunque in questi tre mesi ho fatto tanta fatica per via dell’incidente al Mugello. Sono contento della mia velocità avuta durante alcuna sessione del fine settimana. In gara però sono dispiaciuto per aver perso così tante posizioni in partenza, è stato un avvio disastroso e se fosse stato migliore forse sarei stato nella top dieci finale. Mi dispiace perché la moto aveva il potenziale per farlo ma gli ultimi dieci giri di corsa ho fatto un po’ fatica. Grazie a Ducati e a tutti i tifosi che mi hanno dato il supporto in questi mesi di recupero”.

Pirro porterà in gara la DesmosediciGP anche nell’ultimo appuntamento stagionale al Ricardo Tormo di Valencia, restando poi sulla pista di Cheste per i test immediatamente successivi, i primi ufficiali del 2019. “Tornerò a correre a Valencia”, afferma. “E credo che posso essere ancora più competitivo”.

Ma Ducati non perde tempo e guarda al futuro, perde Jorge Lorenzo ma acquista Danilo Petrucci, desmodromico da sempre. Pirro conferma che da qui all’ultima gara lo sviluppo della moto 2019 subirà una grande accelerazione.

Michele Pirro, Ducati Team, Gran Premio Octo di San Marino e della Riviera di Rimini

“Stiamo sempre lavorando e anche in gare cerchiamo di portare in pista sempre qualche cosa di nuovo, lo facciamo già da un po’. Non è facile perché adesso la moto funziona veramente bene e quindi dobbiamo cercare di mantenere tutti i punti positivi e migliorare invece le cose ancora negative. Comunque, avremo dei test prima dell’ultima gara dove i piloti ufficiali proveranno la moto nuova e quindi sono convinto che partiamo da una buona base”.

Descrive quello che sarà la nuova creatura del reparto corse di Borgo Panigale o, almeno, la logica che la sostiene. “A differenza del passato non avremo bisogno di rivoluzioni. Faremo dei cambiamenti molto piccoli. La cosa più importante è l’elettronica che sarà allineata ancora di più per tutti con la stessa IMU (nel 2019 sarà introdotta anche la piattaforma inerziale unificata, ndr). Dovremo trovare i settaggi e sarà compito mio e degli ingegneri far trovare la moto molto simile anche a livello di elettronica a quella che abbiamo adesso”, Termina. “Per non far sentire troppo il cambio ai due piloti ora su una moto molto evoluta”.

Il prossimo appuntamento della MotoGP™ sarà al MotorLand di Aragon dal 21 settembre. Segui il Gran Premio Movistar de Aragón, LIVE e OnDemand, con il VideoPass.