“Il team lavora bene, dobbiamo migliorare ‘l’hardware’”

Qualifiche difficili al MotorLand per il Dottore che non demorde e fa un bilancio del periodo attuale

Sabato aragonese complicato per Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), che continua a combattere contro le difficoltà tecniche della Yamaha valorizzando al massimo la sua scuderie e il grande sforzo quotidiano della base a Gerno di Lesmo: caduto nella terza sessione di prove libere, è stato costretto a disputare la Q1, ma non è riuscito a passare alla lotta per la pole. Il Dottore, archivia la qualifica del Gran Premio Movistar de Aragon con il 18esimo crono, scatterà però dalla 17esima posizione a causa di una penalità inflitta a Franco Morbidelli (EG 0,0 Marc VDS).

Valentino Rossi, Movistar Yamaha MotoGP, Gran Premio Movistar de Aragón

Per Valentino è il peggior risultato del 2018 e non partiva così indietro dal Gran Premio di Valencia del 2015, ma in quell’occasione fu costretto a scattare dall’ultima casella a causa di una penalità. L’ultima partenza dalle retrovie risale al 2006, quando ad Assen si qualificò 18esimo con un polso fratturato.

Rossi  spiega il lavoro fatto fino alle qualifiche: “Ieri ero in top 10, ma non ero contento perché dopo qualche giro dovevo rallentare troppo. Stamattina ho provato a fare delle modifiche ma ero molto lento, alla fine nel time attack sono anche scivolato. Nelle FP4 abbiamo modificato di nuovo la moto, ma in un altro modo. Purtroppo sembra che turno dopo turno capiamo che quello che possiamo fare nel box non basta. I problemi che sento sono sempre gli stessi e soprattutto non riesco ad andare più veloce”.

“Nella Q1 ho provato ad aspettare per fare un giro alla fine, perché sapevo che per passare alla Q2 dovevo prendere un jolly”, continua il Dottore. “Ma alla fine non ho fatto in tempo nemmeno a fare un giro. Se ci fossi riuscito, avrei avanzato di due o tre posizioni, ma non sarebbe cambiato molto”.

Il sabato è già archiviato ed i punti vengono assegnati domani. La gara sarà complicata, ma Rossi non si arrende, anzi. Ha già in serbo ulteriori modifiche che spera lo possano aiutare nel caldo pomeriggio spagnolo e, nonostante la situazione difficile, vede un aspetto positivo: “Domani riproviamo a modificare qualcos’altro e vediamo. La cosa positiva è che Viñales nella FP4 ha avuto un buon passo, quindi proveremo altre cose e vediamo domani. Realisticamente parlando bisognerebbe cercare di fare una gara per prendere dei punti, però non penso che potremo rientrare tra i primi 10”.

Altri aggiornamenti e novità sulla moto tardano ad arrivare, ma nel frattempo Rossi e la squadra continuano a lavorare per riuscire a trarre il massimo anche da fine settimana difficili come questo di Aragon: “Di solito Yamaha è così, come penso tutte le case giapponesi. Non tengono aggiornato su quello che fanno in Giappone, quindi si resta sempre un po’ nel dubbio. Per quello è un po’ difficile, ma poi le cose quando arrivano funzionano. Sinceramente non so qual è il progetto ed è da tanto che parliamo degli stessi problemi ma la moto è sempre quella . Comunque bisogna rimanere concentrati e sperare nei miglioramenti”.

“Nel nostro team le cose funzionano abbastanza bene”, Prosegue. “È composto da persone con una grande esperienza, sono tutti bravi. Il problema è quello su cui bisogna lavorare, l’hardware. Abbiamo più bisogno di aiuto dal Giappone, ma questo è un discorso già fatto. L’unica cosa che cambia è che questa pista è più difficile per noi”.

MotorLand è storicamente un tracciato ostile alla Yamaha, Rossi lo sa ma riesce a guardare il bicchiere mezzo pieno riflettendo sulla sua attuale situazione in campionato e sulla prima parte di stagione. Come il compagno di box Maverick Viñales l'imperativo è continuare a crederci. “Ieri sera ero abbastanza tranquillo sapevo che oggi non avrei fatto grandi cose, ma mi aspettavo di poter andare meglio, il feeling è sempre quello. C’è da dire che comunque sono terzo in campionato, ho fatto 5 podi, la prima parte della stagione è stata positiva”.

Valentino stringe i denti, ed è pronto ad affrontare la gara su una pista complicata per lui e la sua moto. Non si arrende, si prepara alla rimonta e conclude con il sorriso: “Sono qui ad Aragon e sto qui fino a domenica sera. Quindi devo cercare di fare la gara il più veloce possibile, così finisce prima”.

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