La MotoGP™ archivierà la stagione 2018 domenica al Circuit Ricardo Tormo e, con la fine del campionato, si chiuderà anche un capitolo per Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP). Lo spagnolo, che da quando ha esordito nel mondiale viene riconosciuto dal numero 25 in carena, passerà al 12 a partire dal 2019.
Keeping a close eye on things... @maverickmack25 checks how the other riders are getting on before heading out.#MovistarYamaha | #MotoGP | #ValenciaGP pic.twitter.com/aIbQJ8vyrp
— Yamaha MotoGP (@YamahaMotoGP) 16 novembre 2018
Cambiare numero rappresenta una svolta nella carriera di un pilota, soprattutto se affermato. Quasi una rottura. È un segno distintivo, un simbolo e racconta una storia. Ma arriva un momento in cui si sente il bisogno di un cambio radicale. Da dove ripartire se non dal numero in carena?
Nel 2019 vedremo un nuovo Viñales, rinato in queste ultime fasi di campionato e pronto a ricominciare da zero nella stagione che inizierà già martedì con i test di Valencia. Ma per quale motivo ha scelto il 12? Lo spiega lui stesso: “Quando ero un bambino guidavo con il numero 12 o con il 100 in Motocross. Quando sono arrivato nella categoria il 12 era già stato preso, così ho deciso di usare il 25 perché mi piaceva un pilota di cross. Se non avessero preso il 12 prima di me, avrei usato quel numero.”.
La storia di Top Gun e del numero 12
Ecco il 12 dunque, il nuovo numero che vedremo sulla M1 dello spagnolo. Viñales spiega per quale motivo ha scelto di ritornare alle origini proprio ora: “Da molto tempo volevo tornare al 12 ma non ho mai trovato il modo giusto per farlo. Ora però sento che ho bisogno di qualcosa di diverso. L’anno prossimo ci saranno un nuovo motore e un nuovo capo squadra, sarà tutto nuovo. Quindi è arrivato il momento di cambiare. Eccovi un nuovo Maverick”.
La vittoria di Phillip Island ha riportato il sorriso al portacolori Yamaha, ritrovato nelle posizioni di testa dopo due stagioni complicate. Mentre si prepara per affrontare l’ultima gara con il 25 che lo ha contraddistinto fino ad oggi, guarda con speranza e fiducia al futuro con il vecchio-nuovo numero: “Vediamo se questo cambiamento migliorerà le cose. Ma ho sentito che era arrivato il momento di cambiare. Questi ultimi due anni sono stati i peggiori nel Campionato Mondiale, quindi ora voglio cambiare tutto”.
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