Marquez, il campione bionico

Il re della classe regina cade in apertura qualifica, gran botta alla spalla ma in pochi minuti riprova la pole

Marc Marquez quando non mette in pista una delle sue grandi salvate, impressiona ancora di più per quanto è veloce a tornare ai box dopo una caduta. Il confermato campione del mondo, anche in queste qualifiche valenciane, ha dato prova non solo di una reattività senza pari ma anche di una sopportazione del dolore e coraggio grandissimi.

Nella Q2, il numero 93 prova ad attaccare la vetta della tabella tempi ma, dopo pochi passaggi, perde l’anteriore (tradito dalla pista maculata di pozze) e picchia duramente sull’asfalto. È una botta che gli causa l’uscita della spalla sinistra, come già capitato in situazioni anche meno traumatiche, ad esempio nei festeggiamenti per il settimo titolo iridato in Giappone.

In pochi secondi però è già sulla via dei box e, assistito dal suo staff che gli sistema l’arto momentaneamente fuori uso, torna in sella sulla seconda RC213V mentre la prima è praticamente ancora nella ghiaia.

Magari non inumano, ma certamente impressionante. Una scena che si vede in sport come il rugby e nelle due ruote nel motocross ma raramente in MotoGP™.

“Sono stato sfortunato, sapevo che da Motegi la spalla non era messa bene e anche la scorsa settimana ho avuto dei problemi”. Commenta Marquez. “Non sono al 100%. Non stavo spingendo, forse la gomma non era abbastanza calda e ho perso l’anteriore. Toccando terra ho sentito dolore alla spalla e, quando mi sono rialzato, mi sono accorto che c’era qualche cosa che non andava. Ho provato a muovermi e mi hanno aiutato a metterla a posto. Poi è arrivato il dottore, abbiamo fatto un controllo e tutto era ok. Sono tornato in pista, non ho spinto come al solito perché le sensazioni non erano buone”.

Prosegue: “Sinceramente non volevo la pole, volevo solo essere nelle prime due file, ed è stato anche meglio di quanto mi aspettassi”. A fine stagione Marquez dovrà essere sottoposto ad un intervento per sistemare definitivamente la spalla: “È qualcosa che puoi risolvere solo con una operazione. È come un infortunio che è sempre lì. Mi fermerò a dicembre per andare sotto i ferri ora non posso”.

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