Record e record, anche di cadute

Errori e scivolate della stagione in numeri. Ma rispetto al 2017 si è finiti meno a terra

Le cadute sono parte delle gare, della competizione e dello spettacolo. Lo sa il primo dei rookie in Moto3™ come il più confermato campione della classe regina. Infatti, proprio il re della MotoGP™, Marc Marquez, è stato il pilota che è finito a terra più volte in questo 2018: 23 in tutte le prove ufficiali esclusi i test. Seguono il sette volte iridato, in questa speciale classifica di errori o ricerca del limite, Alvaro Bautista con 21 scivolate e Xavier Simeon con 18.

L’anno scorso, Marquez aveva segnato il record di 27 cadute e molto spesso i suoi incidenti sono frutto della sua guida estrema, velocissima e fisica. Memorabile per le salvate ma anche per i contatti con il suolo, Marquez è il corridore che sta contribuendo alla nascita un nuovo stile di guida oltre il limite e che richiede costanti ‘straordinari’ ma che spesso trova nella caduta una base dove capire il modo di affrontare una curva.

Dalla parte opposta troviamo i ‘perfetti’ Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP) e Danilo Petrucci (Ducati Team) con solo 4 cadute in tutta la stagione. 5 per il vicecampione Andrea Dovizioso (Ducati Team).

In Moto2™ il primato degli sbagli spetta a Stefano Manzi (Forward Racing Team) con 31 errori mentre in Moto3™ è Marco Bezzecchi (ex Redox PruestelGP e oggi Tech 3 nella categoria di mezzo) ad essere caduto più volte, 24 e alcune di queste (molto spesso a causa di altri piloti) gli hanno costato il titolo della categoria inferiore.

Nel 2018 ci sono state meno cadute rispetto alla stagione anteriore, 1077 contro le 1126. 303 in MotoGP™, 418 in Moto2™ e 356 in Moto3™. Per quanto concerne i singoli eventi è sempre valida la legge condizioni climatiche sfavorevoli, più cadute. Nel GP di Valencia, segnato dal mutare del tempo le scivolate sono state 155 e di queste 38 alla curva 4.