A che punto è Yamaha?

Il numero 12 per voltare pagina, il decimo titolo da mettere in bacheca. Viñales e Rossi pronti a diventare la squadra del successo

Dalla vittoria di Maverick Viñales a Phillip Island sul finire della scorsa stagione sono passati tre mesi. Non molto tempo e nel frattempo si è aperta una nuova e fantastica annata del Campionato del Mondo MotoGP™. La classe regina torna in pista nei test di Sepang (6 – 8 febbraio) e ad aspettare l’oggi numero 12 e il box Yamaha Factory Racing un importante esame.

Trovare continuità di vittorie e diventare uno dei principali candidati al titolo iridato sono gli imperativi di Viñales e della sua squadra capitanata dal novità Esteban Garcia. Ma soprattutto, mettere definitivamente alle spalle il lunghissimo periodo di insuccesso spezzato in Australia. Quanto visto a Valencia, nelle prove che hanno aperto il campionato 2019, sembrerebbe dimostrare che Yamaha può tornare il riferimento della classe regina. Viñales, che in quell’occasione ha definitivamente voltato pagina abbandonando il numero 25, ha dettato il passo nella due giorni in pista chiudendo come quarto i successivi test a Jerez. 

Ma la scuderie di Iwata è anche e soprattutto Valentino Rossi. Il Dottore si presenterà ai nastri di partenza della stagione 2019 con 40 anni compiuti. Come e in che modo questo potrà incidere? Nessuno. Quello che è mancato al nove volte campione nelle recenti stagioni, come al suo talentuoso compagno di box, è stata solamente una moto all’altezza della situazione. Si prevede che la nuova M1 abbia risolto le lacune passate e il nuovo motore, provato a Jerez, ha dato risposte convincenti. Forse non occorre ripeterlo, ma tutti gli sforzi di Rossi saranno concentrati sulla vittoria del decimo titolo.

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