Marquez apre la porta del box a Rossi?

In una intervista ad uno sponsor, il vincitore a Termas parla del grande rivale e del gesto nel post gara

L’immagine del GP d’Argentina, oltre al duello Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP) e Andrea Dovizioso (Mission Winnow Ducati), è stata la stretta di mano tra il Dottore e Marc Marquez (Repsol Honda). Un anno dopo, sulla stessa pista, ma in una situazione completamente opposta i due avversari hanno diviso il podio.

Valentino, autore di una prestazione imperativa, prima delle celebrazioni ha stretto la mano al grande avversario che aveva appena concluso una prova maiuscola e vinta con un largo distacco proprio sul pilota Yamaha, terzo un altro grande protagonista: un non soddisfatto Desmo Dovi.

Tutto il contrario della passata stagione quando Marquez interpretò una gara piena di errori con tanto di attacco, rude, a Valentino Rossi. Poi fu fuoco, discussione e polemica. I rapporti già tesi tra i due sembrarono definitivamente compromessi, anche alla luce dalla non stretta di mano a Misano chiesta dalla platea dei media.

A Termas 2019, una distensione? Possibile. “Non me lo aspettavo ma ho accettato il suo saluto perché non ho nulla contro di lui”. Afferma Marquez in una intervista rilasciata durante un evento Estrella Galicia 0,0. “Credo che quanto successo l’anno scorso resta l’anno scorso e non ho problema ad ammettere che fu un mio errore, per questo fui al suo box a chiedere scusa”. Scuse poi rispedite al mittente, come sappiamo.

“L’importante è sapere di aver commesso un errore ma credo che in questa stagione le cose sono cambiate abbastanza. Il tempo mette tutto a posto. Logicamente non si può essere amico di un avversario ma, anche se in pista c’è rivalità, fuori bisogna aver rispetto”. Marquez ha le idee chiare, soprattutto sul fatto che la pista fino ad ora ha dimostrato che il principale rivale del campione del mondo è proprio Rossi. “La cosa curiosa è che ogni anno, nonostante i nuovi nomi, quello che è sempre forte è Valentino”. Afferma Marquez.

Alla domanda, se si vede dividere il box proprio con lui in futuro, il pilota Honda risponde: “Non so ma… se corre fino ai 50 anni, nulla si può sapere… (sorride). Quello che sta facendo è incredibile a 40 anni di età. Soprattutto il modo che ha di mantenere la motivazione intatta è fenomenale”.

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