L’arte della moto fa 70 anni a Barcellona

Inizia il GP di Catalogna, terra di grandi nomi d’artisti, di costruttori e di piloti da corsa

Il MotoGP™ è sicuramente una forma d’arte. Vari aspetti nello sport motociclistico più vecchio, che in questa settimana compie 70 anni, ci dicono che quello che accade in pista e fuori è puro genio artistico. Il campionato sta per vivere il suo settimo GP in calendario. Si corre a Montmeló, sulla pista di Barcellona – Catalogna, luogo famosissimo per l’arte appunto. Basterà citare alcuni nomi come Gaudí, Picasso e Dalí ma anche quelli dei piloti della classe regina, Marquez, Pedrosa, Criville e Checa o della fabbriche motoristiche che hanno fatto la storia come Montesa, Derby e Bultaco.

È stata molto vicino all’arte la prova italiana di Danilo Petrucci e il campionato del mondo trova un protagonista che in moltissimi adesso amano. Il numero 9 del team Mission Winnow Ducati ha raccolto una grande vittoria al Mugello, ha emozionato e commosso; ha convinto e ha spaventato i rivali. Ora è quarto in campionato, non lontano dalla lotta per il podio e chissà… L’anno scorso chi vinse al Mugello vinse anche a Montmeló.

Questo pilota è Jorge Lorenzo, ora costretto alla rincorsa in sella alla RC213V della scuderia Repsol Honda. L’esordio sulla moto nipponica non è stato facile e di recente il numero 99 è volato in Giappone per trovare risposte ai problemi che lo tengono lontano dei migliori. Con Ducati fu un percorso difficile, poi arrivarono prove come quella catalana nel 2018. Con Honda sarà lo stesso?

Chi marca il passo dello sviluppo alato e detta il ritmo in classifica iridata (103 punti) è Marc Marquez. Il numero 93 si prepara per la gara di casa dopo aver perso la battaglia ma guadagnando punti nella guerra. Secondo al Mugello, Marquez è il pilota da battere ancora una volta. Nella stagione scorsa fu secondo a Barcellona.

Non fu invece la gara perfetta per Andrea Dovizioso (Mission Winnow Ducati) che cadde e lo zero di fine GP marcò una battuta d’arresto nella sua corsa iridata. A podio al Mugello, Desmo Dovi prepara la rivincita sulla pista della città condale.

Sarà il GP di casa per molti piloti, catalani o semplicemente spagnoli. Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) è uno di questi. In Italia, il numero 42 è stato protagonista di una grande rimonta che lo ha portato a chiudere in basso al podio; ma il risultato ha confermato ancora una volta la bontà della GSX – RR. Che la corsa iridata non sia solo una questione tra motori V4?

Della stessa famiglia Suzuki, ovvero dei motori in linea, sono le Yamaha. Le migliori M1 spesso sono quelle satellite del team Petronas Yamaha SRT e che la gara barcellonese sia la volta buona di Fabio Quartararo, già vincitore l’anno scorso in Moto2™, per fregiarsi dell’arrivo che conta in MotoGP™. O il suo compagno di box Franco Morbidelli. In attesa di risposte invece da parte dei due piloti ufficiali di Iwata, Valentino Rossi e Maverick Viñales, entrambi reduci da una prova italiana dove si è raccolto poco. Per il Dottore addirittura una cocente delusione. Il nove volte campione è pronto a tornare grande dove nel 2018 salì sul podio ed è deciso a recuperar terreno dalla quinta piazza iridata.

Duello per essere il miglior pilota satellite. Jack Miller (Pramac Racing) è sesto a 42 punti, gli stessi di Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol).

Prossimo appuntamento in calendario, quindi il Gran Premi Monster Energy de Catalunya, al via dal 16 di giugno. Vivi il grande spettacolo del MotoGP™, LIVE e OnDemand con il VideoPass!