Dalla Porta: “Quest’anno siamo ancora più forti”

Fuori gara a Barcellona per un problema tecnico, il leopardo è pronto a graffiare ad Assen. C’è da conquistare la vetta

Lorenzo Dalla Porta guida l’assalto italiano alla testa della classifica iridata della Moto3™. Per il momento comanda Aron Canet (Sterilgarda Max Racing Team) ma il pilota Leopard Racing è secondo a meno 23 punti. Nulla, nella totale incertezza e bagarre di una classe leggera che regala emozioni ogni GP.

Reduce da un podio al Mugello, il giovane toscano ha inseguito la vittoria in Catalogna, ma un problema tecnico lo ha messo fuori dai giochi troppo presto. Peccato! Il settimo vincitore diverso della stagione avrebbe potuto essere proprio lui che, carico al massimo, guarda già alla prossima prova, il TT di Assen. L’intervista a motogp.com dove parla anche della sua vita fuori dalla pista.

GP sfortunato a Montmeló, lo commentiamo?

“Nel warm up avevo fatto un buon turno e avevo un gran bel ritmo. In gara ero molto carico e pensavo di fare bene. Partivo come ottavo ma in fondo al dritto del primo giro ero già davanti. Purtroppo, al terzo passaggio la moto mi ha abbandonato”.

Amo girare con il go-kart, è un buon allenamento e seguo anche la Formula 1. Tifo Vettel e Leclerc, sono ferrarista DOC

La prima cosa che hai pensato quando la moto ha perso potenza? Si può scrivere?

“La prima cosa che ho pensato non si può dire… La seconda nemmeno (ride, ndr). Pensavo che era la mia gara, mi sentivo veramente forte e mi ha investito una grande delusione”.

Ti abbiamo visto parlare con il box, che cosa è successo esattamente?

“Mi hanno chiesto subito che cosa fosse capitato. Ho detto solo ‘si è spenta’ e spiegato loro che provavo a dare gas ma non c’era più potenza. Un problema elettrico, che non conosciamo ancora bene nel dettaglio. La cosa più importante però è che non capiti più”.

Invece è stato bellissimo il podio al Mugello…

“Gara molto simile a Montmeló. Avevo un gran ritmo. Solo un piccolo errore all’ultima curva mi è costato la vittoria. Lì c’è un rettilineo veramente lungo e se sei impreciso, all’ultimo giro, è normale che ti passino. In telemetria abbiamo visto che sono uscito da quella curva un po’ più lento rispetto al passaggio prima. È stata comunque una grande emozione, ho comandato per tutta la gara e questo mi dà tanta carica per il futuro”.

Honda, la tua moto, sembra forte. Ma quanto sono temibili le KTM?

“Rispetto all’anno scorso in KTM hanno migliorato tanto il telaio, era quello che gli mancava mentre la Honda è cresciuta con il motore. Penso che alla fine sia tutto molto equilibrato anche se, adesso come adesso, la nostra moto è un pochetto più performante, specialmente sulle piste veloci”.

Pur avendo corso con i colori dello Sky Racing Team VR46, non sei un pilota della VR46 Academy. Pensi che questo posso penalizzarti o no?

“Diciamo che c’è stato un tempo che mi sarebbe piaciuto entrare nella VR46, perché ti alleni sempre con piloti che vanno forte ed è una bella cosa. Ti diverti tanto e il tuo livello cresce: con attorno corridori forti cerchi sempre di dare il massimo. Ora comunque sto lavorando molto con il mio allenatore”.

Sembra che sia il tuo miglior anno, c’è stato un ‘click’ dal successo di Misano del 2018, la tua prima vittoria?

“Credo che il click sia arrivato anche prima di San Marino. A Brno non ero andato molto bene però in Austria ero arrivato quinto dopo un piccolo errore in gara. Il gruppo si era staccato, ero andato a prenderlo e sono andato lungo. Ma in quel GP, sia in me sia nel team, è cambiato qualcosa. Siamo cresciuti, loro hanno capito quello che io volevo dalla moto e mi hanno aiutato tanto. A Silverstone, infatti, sono stato il terzo in qualifica ma poi non abbiamo gareggiato e a Misano è arrivata la conferma. Dall’Austria abbiamo fatto un passo in avanti, diciamo, ma quest’anno siamo ancora più forti. Mi sembra che sia l’anno con il pacchetto più completo per provare a vincere”.

Sei secondo in campionato, che cosa vedremo adesso?

“Dopo la terza gara avevo già un distacco di 20 punti e più. Dopo il Mugello ero a – 3. Considerando la totale incertezza delle corse e che mancano ancora 12 GP… È tutto ancora molto, molto aperto. Canet ha solo uno po’ più di margine di errore”.

Il tuo obiettivo per il TT di Assen.

“Mi sento molto bene sulla moto, abbiamo trovato un set-up che ci permette di tenere più o meno la stessa messa a punto su ogni pista. Questo significa che siamo molto a posto. Mi aspetto una bella gara e mi piacerebbe scappare visto che in gruppo è possibile incappare in cadute. Abbiamo il pacchetto completo per vincere, questo zero a Barcellona mi ha messo tanta fame”.  

Pensi mai alla Moto2™?

“Credo che questa stagione sia quella giusta per fare il salto. Mi sento abbastanza completo in Moto3™ e penso di dimostrarlo. L’anno prossimo mi piacerebbe andare in Moto2™”.

Chi è il tuo idolo come pilota?

“Sono cresciuto con il mito di Valentino Rossi. Ora lo stimo e lo rispetto veramente tanto. Per la sua storia e per quello che ancora sta facendo. A 40 anni, non è per nulla facile essere lì a lottare in tutte le gare. Tanto di cappello! L’idolo è e rimane Valentino anche se riconosco che ora, come livello, Marquez è in passo sopra a tutti. Mi piace il suo stile di guida aggressivo, le sue salvate. È un esempio da tenere in considerazione”.

Che cosa fai fuori dalla pista? Altri interessi?

“Vivo in Toscana ma vengo spesso in Spagna. Mi piace uscire con gli amici, fare due chiacchere. Amo girare con il go-kart, che inoltre è un buon allenamento. Seguo anche la Formula 1, tifo Vettel e Leclerc, sono ferrarista DOC”. 

Credo che questa stagione sia quella giusta per fare il salto in Moto2™
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