Potenza ducatista

Il pilota australiano è uno dei talenti che sta crescendo, così come le aspettative su di lui

Jack Miller è uno dei piloti più giovani della MotoGP™ e l’unico, fino ad ora, ad aver fatto il grande salto dalla Moto3™ alla classe regina. Un esperimento da molti criticato ma che dopo quattro stagioni e mezzo si può definire pienamente riuscito.

Dal canto suo, l’australiano ha dato tutto e continuerà a mettere il suo 50% nel rapporto moto – pilota, che è un 100%, per ottenere un posto da corridore ufficiale. Il 24enne ha sperato di trovarsi al fianco di Andrea Dovizioso nella prossima stagione ma il Team Ducati ha deciso di rinnovare il rapporto con Danilo Petrucci.

Per lui, quindi, dovrebbe essere quasi certo un altro anno con il team Pramac Racing e una moto ufficiale, la DesmosediciGP versione 2020, che già da fine estate dovrebbe compiere i primi giri nei test privati. L’australiano inizia la pausa estiva come settimo in classifica generale, 70 punti e tanta voglia di crescere e di migliorare nella seconda parte dell’anno.

Sa come valorizzare la sua Ducati (l’altro 50% del binomio), una moto il cui potenziale non è affatto in discussione e che negli ultimi anni è cresciuta diventando una delle favorite per il titolo e il riferimento a livello di prototipo.

Il terzo posto ad Austin dimostra la validità di un progetto che può fare piazzamenti a podio anche con i piloti dei team satellite e Miller è lanciato verso la conquista di quello che è il primo obiettivo del campionato, svettare tra i piloti non ufficiali.

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