Aggiornato il regolamento sui limiti della pista

I commissari della FIM MotoGP™ stabiliscono le nuove direttive per regolarizzare l'uscita di pista all’ultimo giro

Nei tempi passati del campionato, i limiti della pista erano definiti da un muro o da una barriera il che significava che i piloti non avevano margine di errore. Quando i circuiti sono diventati più sicuri e sono state create aree di fuga, sono state installate via di fuga per segnalare i limiti della pista. Col passare del tempo, le moto sono state sviluppate e migliorate, di conseguenza non hanno più perso tanta trazione sui rettilinei.

Per questo, l’obiettivo è stato quello di sostituire l’erba naturale, che non garantiva una buona aderenza, con quella artificiale nella parte esterna delle piste. Successivamente, si è visto che anche questa soluzione era pericolosa perché in caso di pioggia non si asciugava così veloce come la pista, ciò causava incidenti.

Adesso, l’erba sintetica è stata sostituita da una parte di asfalto permettendo ai piloti di avere un margine sicuro per poter spingersi al limite anche in caso di errore e in lotta per le posizioni. Non c’è dubbio che si può prendere vantaggio oltrepassando i limiti della pista e per questo è necessaria una correzione.

Superare i limiti della pista significa che il pilota si trovi con entrambi gli pneumatici fuori dalla pista nello stesso momento. Se commette un’infrazione in qualsiasi momento che non sia la gara, viene cancellato il tempo del settore e, di conseguenza, il tempo del giro. Se un’infrazione avviene durante la gara, può provocare un numero di effetti diversi.

Se il pilota perde tempo ed è chiaramente in una situazione di svantaggio, non viene presa nessuna misura e non viene registrata.

Si permettono alcuni errori se la perdita o il guadagno è impossibile da stabilire, però troppi errori sono valutati come un vantaggio perché il pilota non sta usando la stessa pista dei suoi rivali. Se un pilota commette tre infrazioni, gli viene inviato un messaggio di avviso sulla ‘dashboard’. Dopo cinque infrazioni sul limite della pista, si comunica il ‘Long Lap Penalty’ attraverso la lavagna e con un messaggio che verrà inviato alla ‘dashboard’ del pilota.

In MotoE™, le gare sono molto più corte. Per questo, il numero di infrazioni limite della pista è stato ridotto da cinque a tre, con un ‘warning’ dopo la prima infrazione.

Se i Commissari FIM MotoGP™ considerano che un pilota abbia ottenuto un chiaro vantaggio in un’unica infrazione col passaggio dei limiti di pista, si può imporre una penalizzazione. Questo può variare dal cambio di posizione a una penalizzazione di tempo o una ‘Long Lap Penalty’.

Al Gran Premio Michelin® de Aragón dopo una consultazione della Safety Commission, è stato deciso di attualizzare il protocollo per le infrazioni dei limiti di pista che si producono all’ultimo giro di una gara.

D’ora in poi, un'infrazione compiuta all'ultimo giro e che ha influenzato il risultato di una gara si deve dimostrare che il pilota in questione ha beneficiato del superamento dei limiti della pista stessa. Se i commissari ritengono che non vi sia un chiaro vantaggio, il pilota sarà penalizzato con un cambio di posizione o una penalità di tempo. Ciò verrà effettuato per garantire che qualsiasi pilota che superi i limiti della pista nell'ultimo giro deve trovarsi in una posizione peggiore rispetto al pilota o ai piloti con cui ha gareggiato direttamente per una posizione di arrivo.

Le decisioni relative ai confini della pista sono responsabilità esclusiva dei Commissari FIM MotoGP™ e sono definitive, con le infrazioni confermate dai video. Non c'è possibilità di protesta o d’appello.

Prossimo appuntamento il Gran Premio Michelin® de Aragon, al via dal 20 di settembre. Vivilo LIVE e OnDemand con il VideoPass!