Marquez: “Superare i titoli di Ago? Quasi impossibile”

Due giorni dopo aver vinto l’ottava corona, lo spagnolo incontra la stampa al Campus Repsol per parlare della stagione in corso e del futuro

Marc Marquez (Repsol Honda Team) ha avuto giusto il tempo di festeggiare il nuovo successo professionale a Bangkok prima di salire su un aereo e presentarsi al Campus Repsol, a Madrid per la sua prima conferenza stampa dopo aver incassato il suo ottavo titolo iridato, il sesto in MotoGP™. “Ancora non ho recuperato del tutto la voce - racconta il neo campione sorridente ai presenti - Questa volta non abbiamo fatto il karaoke, non ce n’era bisogno”.

Il catalano si è affacciato alla stagione 2019 con un infortunio alla spalla: “Ovviamente nella vita di uno sportivo ci sono momenti difficili - precisa Marquez - e momenti come questo. Le situazioni complicate ci rendono più forti e questo inverno è stato uno dei momenti più difficili della mia carriera sportiva perché non potevo fare quello che più mi piace: andare in moto”.

La situazione si è capovolta dopo l’operazione, quando Marc ha ricominciato ad allenarsi e centra subito il secondo posto una volta arrivato in Qatar, primo Gran Premio dell’anno.

Dopo quindici gare e il titolo già in tasca, il catalano definisce la sua stagione “quasi perfetta” perché, come lui stesso spiega: “Quando sei troppo fiducioso commetti degli errori, così come ho fatto ad Austin quando sono caduto mentre ero in testa con quattro secondi di vantaggio”.

Con i suoi 26 anni e 231 giorni, Marquez è il pilota più giovane a vincere sei titoli in classe regina. Il confronto con Giacomo Agostini l’hanno già fatto in tanti chiedendosi se lo spagnolo raggiungerà il primato di 15 titoli mondiali conquistati dal pilota bresciano: “Non mi sono mai ossessionato con un numero o con un nome, voglio solo godermi la mia passione - chiarisce il pilota di Cervera - Non mi piace la parola impossibile, mai dire mai, però è quasi impossibile. Vorrebbe dire vincere il doppio di quello che ho vinto fino ad ora”.

Il 2019 è stato un anno davvero impressionante, fatta eccezione per la caduta di Austin, il peggior risultato di Marquez in gara è stato il secondo posto. È possibile fare meglio di così? “È stato un anno molto positivo e sarà difficile migliorare - riconosce Marquez prima di spiegare chi sono i suoi riferimenti - Però uno dei miei idoli è Rafa Nadal e quando lo vedi giocare ti chiedi se potrebbe fare ancora meglio, e lui fa sempre un passo avanti. O quando Messi segna un gol, pensi che non possa far meglio di così invece, lui torna a segnarne un altro ancora meglio. Cerco di fare come loro, migliorare sempre”.

A conferma di ciò, il neo campione del mondo parla del suo obiettivo per i prossimi quattro Gran Premi: “La prima motivazione che ho è quella di finire la gara in Giappone perché, dopo essermi aggiudicato il titolo, tutti gli anni sono finito a terra all’appuntamento successivo. L’ho già detto ad Aragon: il mio obiettivo è quello di finire sul podio tutte le gare che restano e questo è ancora il mio obiettivo senza dimenticare che c’è ancora un campionato costruttori dove siamo messi abbastanza bene e un altro per le squadre, dove al momento la Ducati è in testa, però la squadra Repsol è vicina, ci sono 19 punti, e vogliamo vincere anche quello”.

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