In Malesia, Rossi torna in orbita podio

Il Dottore sbatte contro un muro chiamato Dovizioso. Tenta il sorpasso ma il ducatista ha la meglio e si prende il terzo posto

Un distacco 354 millesimi divide Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP) da Andrea Dovizioso (Ducati Team) a Sepang. I due veterani si battono per 14 dei 20 giri di gara dove la Ducati fa la differenza sul rettilineo e la Yamaha nella percorrenza in curva.

Il pesarese ce le mette tutta per terminare la sua corsa al parco chiuso, un finale che manca dall’appuntamento al Circuito delle Americhe, terza tappa del campionato. 

Valentino Rossi, Monster Energy Yamaha MotoGP

In Malesia, il Dottore si avvicina al suo obiettivo ma Dovi gli chiude la porta e si prende la medaglia di bronzo. Il fine settimana a Sepang è comunque positivo per il nove volte campione del mondo che in gara risponde agli attacchi di Alex Rins (Team Suzuki Ecstar), quinto al traguardo, e a Jack Miller (Pramac Racing), poi ottavo alle spalle delle due M1 del Petronas Yamaha SRT.

È la quarta volta, in questa stagione, che Rossi termina una gara ai piedi del podio ma a differenza di quanto accaduto al Red Bull Ring, a Silverstone e a Misano, dove il distacco dai primi tre era piuttosto importante, a Sepang riesce dimostra grande competitività combattendo per tutta la gara per aggiudicarsi una delle posizioni di comando. Inoltre, Rossi registra il nuovo record del giro più veloce in gara: “Mi sarebbe piaciuto salire sul podio perché è sempre bellissimo ma sono soddisfatto soprattutto pensando alle gare scorse dove abbiamo fatto abbastanza fatica” racconta Rossi. 

Valentino Rossi, Monster Energy Yamaha MotoGP

“Siamo stati veloci tutto il fine settimana - quello in Malesia è l’appuntamento più redditizio del pesarese da quando si è tornati dalla pausa estiva - È positivo perché sono stato competitivo e siamo riusciti a far lavorare la gomma dietro - il principale problema accusato dal Dottore negli ultimi Gran Premi - Sono stato veloce fino alla fine della gara”.

Quello della Malesia è l’appuntamento più complicato della stagione viste le alte temperature e l’umidità: “Sono contento di essere andato forte perché anche fisicamente è il GP più duro dell’anno. Qui la Yamaha è sempre andata bene, perché ci sono tante curve lunghe”. Nella soddisfazione però c’è anche un po’ di rammarico per la parte iniziale della corsa: “Credo di avere perso il podio alla prima curva: non sono partito male, ma in rettilineo mi hanno passato le Ducati. Marquez è entrato, Petrucci è andato un po’ largo e io non sono riuscito ad attaccarmi a Marquez - analizza il Dottore - Credo che se fossi stato con lui, sarei riuscito a tenere il suo passo, mi avrebbe tirato. Invece ho perso posizioni, alla seconda curva ritrovandomi nono. Poi ho recuperato ma avrei dovuto passare subito Dovizioso. Non ce l’ho fatta”.

Valentino Rossi, Monster Energy Yamaha MotoGP

Col passo dimostrato in Malesia, Rossi si presenta all’ultima tappa del campionato a Valencia per provare a fare quell’ulteriore passo avanti per concludere in bellezza la stagione 2019 prima di iniziare ufficialmente il 2020 con i test che si svolgeranno subito dopo il Gran Premio.

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