Lorenzo lascia le competizioni

Lo spagnolo ha convocato una conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Valencia per parlare del suo futuro

La decisione è presa. Quella di domenica sarà l’ultima gara di Jorge Lorenzo (Repsol Honda Team) in MotoGP™. Il cinque volte campione del mondo comunica la sua decisione in un’emozionante conferenza stampa tenutasi al Circuit Ricardo Tormo di Valencia.

Ad accompagnare il pilota maiorchino nel dare questo importante annuncio, c’era il CEO di Dorna Sports, Carmelo Ezpeleta. Lorenzo ha ringraziato tutti i presenti dicendo di essere “Felice e orgoglioso” vedendo tante persone. 

“Ho sempre pensato che ci siamo quattro giorni che, più di tutti gli altri, sono importanti nella carriera di un pilota: il primo è quando debutti, il secondo è quando vinci la prima gara, il terzo è quando vinci il mondiale e il quarto è quando si annunci il tuo ritiro”.

“Come potete immaginare, questo giorno è arrivato per me e sono qui per annunciare che questa sarà la mia ultima gara in MotoGP™ e che dopo questa gara mi ritirerò come pilota professionista” continua Lorenzo, prima che nasca un applauso spontaneo dai presenti alla conferenza stampa, affollata dai media, ma anche da molti colleghi e tecnici insieme a numerosi membri del paddock.

Così lo spagnolo comunica il suo addio al mondo delle competizioni. Una scelta tutt’altro che facile da prendere ma, come spiega lo stesso Lorenzo ripercorrendo la sue esperienza nel mondo delle competizioni, iniziata all’età di tre anni. “Quasi trent’anni di piena dedicazione a questo sport. Le persone che hanno lavorano con me sanno quanto sia perfezionista - puntualizza il maiorchino sottolineando che il suo perfezionismo è stato uno stimolo di “automotivazione”.

Lo ‘Spartano’ continua analizzando la difficile stagione affrontata con Honda e dove “Le lesioni sono arrivate molto presto giocando un ruolo importante” nel suo rendimento e influenzando i suoi risultati. “Non riuscivo ad avere delle condizioni fisiche normali per poter essere veloce e competitivo” commenta, ricordando inoltre, che non è mai arrivato a sentire la moto “naturale” per il suo stile di guida, ma nonostante questo “Non ho mai perso la pazienza, in nessun momento”.

“Quando ho iniziato a vedere la luce alla fine del tunnel, ho fatto una brutta caduta al Montmelo, e alcune settimane dopo un’altra persino peggiore ad Assen. Tutti sappiamo le conseguenze che ha comportato” ricorda prima di ammettere che, è stato in quel momento che ha iniziato a pensare di smettere: “Devo ammettere che mentre rotolavo sulla ghiaia, mi sono detto Che diavolo stai facendo qui? Ne vale veramente la pena? Questo deve finire”. Una decisione del genere dev’essere presa col giusto tempo ed è quello che ha fatto Lorenzo, si è preso delle settimane per riflettere per essere assolutamente sicuro.

“La verità è che dopo la caduta, la montagna è diventata molto più alta per me - ammette, consapevole di non riuscire “A ritrovare la motivazione e la pazienza” per ribaltare la situazione. “Tutti sapete che mi piace guidare, adoro la competizione, mi adoro questo sport però, soprattutto, amo vincere. Nel momento in cui mi sono reso conto che questo non era possibile o, almeno, non lo era nel breve periodo con Honda”.

“In questa fase della mia carriera era impossibile per me trovare la motivazione - confessa Lorenzo, prima di dimostrare la sua gratitudine a Honda. “Devo dire che mi dispiace molto per Honda, soprattutto per Alberto (Puig) che mi ha offerto quest’opportunità” precisa prima di ricordare uno degli incontri avuti col manager Honda per valutare il passaggio alla casa alata: “Purtroppo, ho deluso Alberto e anche Takeo, Kuwata e Nomura San - continua Jorge prima di sottolineare che il suo ritiro “È la decisione migliore” per lui e per la squadra perché “Honda e Lorenzo non possono battersi per qualche punto. Tutti e due meritiamo di batterci per vincere” puntualizza.

Visibilmente emozionato nel tenere il suo discorso, Lorenzo dice si sentirsi “Molto fortunato” per i traguardi raggiunti e per aver avuto l’opportunità di “battermi contro piloti incredibili che non hanno avuto tanto successo come me e alcuni invece sì che hanno potuto conquistare il campionato mondiale”. “Mi sentirò sempre molto fortunato per aver avuto quest’occasione” commenta il maiorchino prima di ringraziare tutte le persone coinvolte nella sua carriera, a partire da Dorna e dal suo CEO, Carmelo Ezpeleta.

Non manca un elogio ai costruttori con cui ha corso, Derbi, Aprilia, Yamaha, Ducati e Honda, insieme alle emozionanti parole d’affetto pronunciate per i suoi familiari, così come ai suoi tifosi, soprattutto al Fan Club, oltre agli appassionati del motociclismo e altre persone chiave nella sua carriera. Dopo il suo discorso e la visione di un video celebrativo della sua storia agonistica, Carmelo Ezpeleta prende la parola dicendo che il maiorchino diventerà MotoGP Legend in occasione del prossimo appuntamento a Jerez. Com’era prevedibile, la sala stampa si è alzata in piedi per applaudire il cinque volte campione del mondo Jorge Lorenzo.

Prossimo appuntamento il Gran Premio Motul de la Comunitat Valenciana, al via dal 14 al 17 novembre. Vivilo LIVE e OnDemand con il VideoPass!