Conferme, sorprese e novità, il punto sul test di Sepang

Stiliamo un bilancio su quello che ci si aspettava da costruttori e piloti e quello che si è visto durante i tre giorni sul circuito malese

Dal 7 al 9 febbraio abbiamo assistito al primo test ufficiale al Sepang International Circuit, il primo appuntamento al quale hanno partecipato tutti i piloti impegnati nel campionato, i collaudatori, Jorge Lorenzo di nuovo in sella alla Yamaha M1, Aprilia, KTM e Suzuki dimostrare un potenziale sbalorditivo, il nuovo telaio della Desmosedici, l’esordio di Johann Zarco sulla Ducati GP19 e tante altre novità.

Analizziamo le dieci delle principali curiosità che avevamo alla vigilia del test e che in questi tre giorni ci hanno fornito le prime risposte.

1. Come procede la convalescenza di Marc Marquez?
Al termine dei test a Valencia e a Jerez, il campione del mondo in carica si è sottoposto ad un intervento chirurgico preventivo alla spalla. In realtà, già da alcune settimane lo spagnolo aveva detto di non sentirsi ancora al massimo della forma ma tutti eravamo curiosi di vederlo di nuovo in sella alla sua Honda. Durante il test, le due cadute non hanno di certo facilitato il lavoro del catalano che ha trascorso meno tornate del solito in pista. Facendo un confronto tra Marc e Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) all’appuntamento malese, vediamo come il pilota Honda abbia accumulato un totale di 131 giri nei tre giorni, mentre il pilota Yamaha è arrivato a concluderne 201. Un distacco notevole se paragonato al test di Misano, svoltosi a settembre 2019, quando Marc aveva concluso 164 giri in quattro giorni con i 167 del connazionale in sella alla M1.

2. Com’è stato il ritorno di Lorenzo sulla Yamaha?
La prima presa di contatto dello spagnolo con la M1 non poteva che generare generare emozione negli appassionati e, dopo la partecipazione allo shakedown, il maiorchino è sceso di nuovo in pista all’ultimo giorno di test a Sepang. La prima giornata ufficiale da collaudatore del cinque volte campione del mondo si è conclusa con un distacco di 1”348 dal più veloce della sessione, Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT). Lo Spartano ha concluso 46 tornate e il suo miglior tempo è stato di 1’59”697 valsogli il ventesimo tempo assoluto. Il nostro inviato Simon Crafar ha colto l’occasione per fare un’intervista esclusiva a Lorenzo dove si è raccontato a cuore aperto parlando della sua vita dentro e fuori la pista.

3. Com’è andato Fabio Quartararo con la M1 2020?
Il francese è stato il più veloce del venerdì in sella alla M1 del 2019 e solo sabato l’abbiamo visto in sella al nuovo prototipo arrivato da Iwata. Anche con la Yamaha ufficiale in configurazione 2020, il pilota di Nizza è stato impressionante, il leader assoluto della tre giorni malese. Al suo esordio con la M1 2020, El Diablo ha registrato il miglior tempo della giornata con un crono da 1’58”572, quasi mezzo secondo più veloce del giorno anteriore (1’58”945) per poi migliorarsi ancora domenica abbassando il tempo a 1’58”349.

4. Come sarà il passaggio di Zarco alla Desmosedici?
Il primo approccio del francese sulla GP19 è stato un crescendo di confidenza e di fiducia. Cambiare costruttore richiede uno sforzo importante e non è facile dimostrare subito il proprio potenziale con una moto nuova. Invece, il francese è riuscito a migliorare i suoi parametri dal primo al terzo giorno terminando 147 giri nei tre giorni utili a conoscere la moto con cui affronterà la stagione 2020.

5. Come si stanno adattando i rookie alla massima categoria?
I nuovi arrivati in MotoGP™ suscitano sempre grande curiosità, soprattutto se a fare il passaggio alla massima categoria sono il campione del mondo in carica, Alex Marquez (Repsol Honda Team), e il vice campione, Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), ma non sarà da meno Iker Lecuona (Red Bull KTM Tech 3) che ha partecipato al Gran Premio di Valencia nel 2019 per sostituire Miguel Oliveira, suo attuale compagno di squadra, ottenendo dei buoni risultati. Dopo lo shakedown, i rookie del 2020 hanno affrontato altri tre giorni sulla pista malese, questa volta con quelli che sono piloti già esperti della categoria e i collaudatori. Il sudafricano Binder è stato l’esordiente che ha concluso il maggior numero di giri, 162, contro i 153 di Marquez e di 108 di Lecuona.

6. Rivedremo il nuovo holeshot di Yamaha?
Dopo Aprilia e Ducati, anche la casa di Iwata ha deciso di adottare o, quanto meno provare, il holeshot, un sistema utile a modificare il baricentro della moto per evitarne l’impennamento alla partenza. A Sepang, l’unico pilota Yamaha a provarlo è stato Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP) che proprio domenica, unico giorno in cui ha provato questa novità, è balzato in quinta posizione. Non ci resterà che aspettare il test in Qatar per scoprire se quest’opzione verrà adottata anche dagli altri piloti oppure se scomparirà anche dalla M1 del Dottore.

7. Aprilia e KTM confermeranno i progressi fatti durante lo shakedown?
Che durante i test avremmo visto un’Aprilia RS-GP 20 rivoluzionaria, era noto, ciò che non era immaginabile era vedere la moto di Noale tanto veloce fin dal primo test in assoluto, quello dedicato ai collaudatori, rookie e costruttori con le concessioni. Infatti, già allo shakedown Aleix Espargaro (Aprilia Racing Gresini Team) è stato veloce ed incisivo in pista, caratteristiche confermate e consolidate una settimana più tardi con tutti i piloti impegnati al Sepang International Circuit. Un progresso simile lo abbiamo visto fare anche alla KTM che, come il costruttore veneto, ha trovato riscontri positivi in pista. La casa austriaca ha promosso a pieni voti il nuovo telaio ormai adottato da tutti i piloti, e anche il nuovo motore ha passato la prova a pieni voti. Sabato il collaudatore Dani Pedrosa (Red Bull KTM Factory Racing) ha piazzato la RC16 al terzo posto nella classifica dei tempi.

8. Ducati manterrà la promessa?
Negli ultimi tre anni Andrea Dovizioso (Ducati Team) e la Desmosedici sono stati gli unici veri rivali di Marc Marquez (Repsol Honda Team) ma dopo tre anni da vice campioni, il forlivese e la casa emiliana vogliono vincere il titolo. Durante i tre giorni a Sepang, Dovi ha lavorato sui dettagli valutando con attenzione ogni novità elaborata a Borgo Panigale, così come ha fatto il suo compagno di squadra Danilo Petrucci (Ducati Team). Nel Pramac Racing Jack Miller e Pecco Bagnaia hanno fatto dei long run usando tutto il potenziale della GP20.

9. Suzuki e Yamaha hanno aumentato la velocità di punta?
Entrambe le case hanno testato nuove specifiche del motore durante i precedenti test a Valencia e a Jerez, a Sepang hanno continuato a lavorare sul nuovo motore ma, sono riuscite a ridurre il loro distacco di velocità massima da Ducati e Honda? Dando un’occhiata alle velocità massime rilevate da ciascun produttore durante i tre giorni del test di Sepang, i costruttori di Hamamatsu e di Iwata possono essere soddisfatti del lavoro svolto:

1. Jack Miller (Ducati) - 337,5 km / h
2. Pol Espargaro (KTM) - 331,3 km / h
3. Cal Crutchlow e Marc Marquez (Honda) - 330,3 km / h
4. Maverick Viñales (Yamaha) - 329,3 km / h
5. Joan Mir (Suzuki) e Aleix Espargaro (Aprilia) - 328,3 km / h

10. Quanto sarà serrata la competizione nel 2020?
Dopo aver analizzato diversi aspetti come le novità introdotte dalle cose, le sensazioni dei piloti sulle moto, la velocità di punta, è arrivato il momento di stilare un bilancio conclusivo su questo test che rende l’attesa per il primo Gran Premio in Qatar, l’8 marzo, sempre più frizzante. La crescita di KTM e di Aprilia, il differenziale è passato dal 1”401 dell’anno scorso al 0”345 di questo 2020. Vista la facilità con cui i rookie si stanno adattando alle MotoGP™ e il potenziale dimostrato dai diversi costruttori possiamo essere certi che i contendenti alla vittoria saranno numerosi, non mancheranno battaglie e sfide avvincenti fino alla bandiera a scacchi. Il prossimo appuntamento con i piloti della massima categoria è dal 22 al 24 febbraio per il test in Qatar.

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