Yamaha e Suzuki lanciano la sfida a Honda

Dopo i test di Sepang abbiamo una certezza: i vincitori del 2019 non avranno vita facile nella stagione che sta per iniziare

Se le prove prestagione rappresentano uno specchio fedele della realtà che ci attende nell’annata ormai alle porte allora una cosa è chiara: Honda deve guardarsi alle spalle. Sono tante le Case costruttrici che puntano a impensierire la scuderia migliore dell’anno scorso. In Malesia Yamaha e Suzuki hanno fatto capire di aver svolto un grande lavoro per provare a fare ancora meglio e per andare a caccia del titolo iridato.

Tanti passi avanti li ha fatti sicuramente la Casa di Iwata: i suoi piloti infatti hanno commentato positivamente le indicazioni ottenute relative al nuovo motore. Non va neanche sottovalutata però la novità che riguarda il sistema di blocco sospensione in partenza e che permetterà a Yamaha di avere delle prestazioni ancora migliori in pista fin dal primo appuntamento in programma a inizio marzo in Qatar. Al momento quindi Yamaha sembra un passo avanti rispetto a tutti i suoi avversari. Lo dimostra ad esempio l’ottima prestazione di Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) sul giro secco, ma anche del collega di box Franco Morbidelli, oltre ai passi avanti fatti anche da Valentino Rossi e Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP). Ora non resta che attendere il via della stagione per la conferma definitiva anche in gara.

Se Iwata ride, molti motivi per fare altrettanto li ha anche Hamamatsu. Suzuki infatti nel 2020 sarà un osso davvero duro per tutti gli altri. Lo ha dimostrato Alex Rins (Team Suzuki Ecstar): sulla pista asiatica il pilota malese ha dimostrato la grande crescita della Casa giapponese anche in termini di rendimento in qualifica. Un elemento in comune tra Yamaha e Suzuki è sicuramente la soddisfazione anche per quanto riguarda le nuove gomme Michelin: con la moto in piega la superficie di contatto a terra è maggiore rispetto a quanto avveniva in passato.

A lasciare la Malesia non soddisfatta è Honda: Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) non lo ha negato e anche Marc Marquez (Repsol Honda) lo ha fatto capire chiaramente. Gli avversari da un punto di vista tecnico hanno fatto un ottimo lavoro e ora se ne vedono i risultati: il 2020 sarà un anno ancora firmato Honda o è arrivato il momento del cambio della guardia? Al momento abbiamo una certezza: ci attende una stagione davvero imperdibile.

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