MotoGP™: le verifiche tecniche si svolgono da remoto

I costruttori forniscono dei motori campione e dei disegni digitali relativi agli aspetti aerodinamici per completare l’omologazione

Sono numerose le domande legate alla situazione generata alla diffusione del coronavirus. Insieme alle modifiche apportate alle date degli eventi in programma, la pandemia in corso ha visto i commissari tecnici studiare un nuovo modo per procedere con l’omologazione. Nella classe MotoGP™ il motore deve avere la stessa specifica nel corso dell’intera stagione fatta eccezione per le case costruttrici per cui sono previste le concessioni e ogni pilota ha un limite di due versioni di aero-body omologabili a stagione.

La specifica del motore per la stagione viene omologata il giovedì che precede il primo Gran Premio dell’anno insieme alle prime due carene. Visto l’annullamento della gara per la massima categoria al QNB Gran Prix of Qatar, non è stato possibile procedere con questa verifica. Il Gran Premio del Qatar resta comunque la tappa di partenza per la stagione e il punto di riferimento per l’omologazione.

Per questo motivo la FIM, l’IRTA, la MSMA e Dorna Sports hanno deciso di effettuare i controlli a distanza, in modo digitale. Di solito, le scuderie hanno due opzioni: possono fornire una lista delle parti usate nella costruzione del motore, in modo che, durante la stagione sia possibile confrontare eventuali modifiche avendo un punto di partenza fisso; oppure possono fornire un esempio del motore completo attraverso un disegno digitale.

Come ogni anno le specifiche per il motore 2020 (fatta eccezione per KTM e Aprilia che godono delle concessioni) devono restare le stesse per l’intera stagione e ogni pilota deve omologare il proprio aero-fairing.

Ciò significa che se un costruttore schiera un pilota che usa diverse specifiche del motore, come nel caso di un pilota privato che ha a disposizione il motore dell’anno precedente, deve fornire il modello di ciascun motore usato per disputare il campionato.

Honda è stata l’unica casa costruttrice ad aver svolto questo procedimento in Qatar. Gli altri costruttori, viste le circostanze eccezionali, non sono riusciti a fare altrettanto e per questo hanno inviato i modelli dei loro motori agli organizzatori che, in occasione del primo Gran Premio del 2020, li compareranno con i motori presenti all’interno delle moto.

La FIM, l’IRTA, la MSMA e Dorna Sports stanno facendo il possibile per rendere il più facile possibile questa verifica per i costruttori nel rispetto delle tempistiche regolamentari.

Il MotoGP™ non ha mai considerato un periodo di completo arresto durante il quale i costruttori debbano cessare ogni tipo di sviluppo per un periodo di tempo, in nessun momento dell’anno, principalmente a causa della difficoltà di controllare tale regolamentazione.

Lo sviluppo di qualsiasi altra parte della moto che non è soggetta ad omologazione può quindi continuare, come avviene in qualsiasi stagione.

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