Mir: “Dobbiamo essere forti e restare uniti”

Il pilota del Team Suzuki Ecstar condivide le sue preoccupazioni sull’attuale pausa causata dalla pandemia del coronavirus

Sul sito del Team Suzuki Ecstar è stata pubblicata un’intervista a Joan Mir che spiega che cosa significhi essere bloccati a casa, come questo momento influisca sulla sua preparazione atletica e nella sua vita. Abbiamo selezionato alcune delle dichiarazioni rilasciate dallo spagnolo.

Com’è stare a casa e vedere che cosa stia comportando il Covid-19?
“Sono estremamente sorpreso dall’evoluzione che ha avuto questo virus in tutto il mondo e dai danni che sta causando a migliaia di famiglie. Sinceramente, è triste quello che stiamo vivendo tutti quanti. Tutto quello che possiamo fare è essere forti e restare uniti”.

Sei uno che guarda la TV tutto il giorno cercando di seguire le notizie o preferisci cercare di distrarti dalla situazione?
“Non seguo le notizie tutto il giorno ma guardo il telegiornale per cercare di capire meglio quale sia la situazione. Preferisco non ossessionarmi ma seguo con attenzione e mi fido degli esperti. Penso che prenderanno le decisioni migliori per tutti”.

Qual è il tuo modo preferito di passare il tempo per non pensare troppo all’epidemia?
“Beh, cerco di continuare a svolgere una ‘vita normale’ ma è evidente che noi piloti non possiamo allenarci come prima perché abbiamo limiti e restrizioni per cui non possiamo allenarci in moto. Io cerco di tenermi in forma esercitandomi nella piccola palestra che ho a casa. Cerco di affrontare giorno per giorno con quanta più pazienza possibile”.

Hai un messaggio per i fan?
“Non disperate! Stiamo attraversando un momento difficile, ma la cosa più importante in questo momento è combattere questo virus. Una volta sconfitto potremo tornare a divertirci in moto ancora più di prima”.

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