Aspar Martinez: “Sarebbe fantastico poter tornare a luglio”

Il capo del team Aspar accoglie con entusiasmo la possibilità di poter ridare inizio al campionato dal Circuito de Jerez - Angel Nieto

Il recente accordo raggiunto tra la Giunta andalusa, il Comune di Jerez de la Frontera Dorna Sports per celebrare due Gran Premi a fine luglio al Circuito di Jerez - Angel Nieto ha generato un’ondata di commenti positivi tra gli appassionati e i protagonisti del Campionato del mondo. Jorge Martinez, proprietario del Aspar Team, racconta in un’intervista rilasciata alla sua stessa squadra, il suo entusiasmo e analizza la situazione della sua scuderia. 

Dorna ha presentato una proposta per tornare alle competizioni il 19 luglio. Se questo piano venisse approvato, mancherebbero solo 70 giorni alla gara. Come si sente? 
“Provo una grande emozione e tanta gioia sapendo che abbiamo la possibilità di tornare presto in pista, e ancora di più in Spagna e al Circuito di Jerez - Angel Nieto. Tutte le squadre aspettavano una notizia importante come questa”. 

Come valuta il lavoro di Dorna in questi mesi dincertezza? 
“In questo periodo sono stato in contatto con Dorna conoscendo in prima persona le idee su cui stavano lavorando e posso solo dire che sono felice e orgoglioso di appartenere alla grande famiglia del Campionato MotoGP™ e di avere Dorna e IRTA a capo delle competizioni perché stanno riuscendo in una grande evoluzione e hanno reagito molto bene a questa situazione”. 

Cosa si aspetta da questa ripresa del campionato e quali sono gli obiettivi della squadra Aspar? 
“Credo che la cosa importante per noi, che siamo riusciti a partire dal Qatar e a completare il primo Gran Premio della stagione, sia mantenere questo ritmo dove abbiamo vinto con Albert Arenas e ottenuto un ottimo risultato con AroCanet. Gli obiettivi e i piani per questa stagione 2020 rimangono gli stessi: puntiamo ad essere campioni in Moto3™ e a lottare per podi e vittorie in Moto2™. L’inizio della stagione ha confermato quelle che erano le nostre aspettative per quest’anno: riuscire a fare un grande passo avanti”. 

Durante queste settimane si è tenuto in contatto con i suopiloti, come li sente? 
“Sono molto emozionato ogni volta che parlo con loro perché sento che sono più impazienti di me di tornare in pista e di tornare a competere. È molto positivo vederli desiderosi di salire in moto; è un segno di ambizione da parte loro e sono sicuro che appena torneremo in pista lotteranno per ottenere grandi risultati”. 

Pensa che sapere di tornare a correre tra due mesi sia un’ulteriore motivazione o non ne hanno bisogno? 
“Sono sicuro che sono già molto motivati. La cosa importante per loro, e per tutti noi, è poter iniziare il 19 luglio a Jerez, questa è la grande novità. Dopo di che, speriamo di avere un calendario per capire quanti Gran Premi potremo completare. Da lì elaboreremo un piano per la stagione che sarà diverso da quello che avevamo pianificato per un campionato composto da venti gare. Se correremo sempre e solo in Europa, ci saranno una decina di Gran Premi; se potremo andare in Asia o in America ad ottobre o novembre, avremo qualche appuntamento in più. Cambia il modo in cui ci avviciniamo alla stagione”.  

In questo periodo senza gare realiDorna ha organizzato alcune Gare Virtuali. Cosa ne pensa? 
“È sempre positivo vedere che Dorna s’impegni in iniziative come questa che permettono di avvicinare i giovani e nuovi appassionati al nostro sport. L’eSport fa parte dell’evoluzione che stiamo vivendo nella nostra società e Dorna sta portando avanti quest’evoluzione con successo. Inoltre, è stato un bel modo per compensare lassenza delle gare perché i tifosi hanno potuto godere di nuovo delle capacità dei nostri piloti in un formato diverso. Nell’ultimo appuntamento sono stati coinvolti anche i piloti della Moto3™ e della Moto2™ e sono state gare molto divertenti, mi sono divertito molto”. 

Da mesi si sta lottando contro il Covid-19 e ci sono stati momenti difficili, soprattutto per i medici e tutte le persone che svolgono lavori essenziali che si trovano impegnati a combattere questa situazione in prima fila. Cosa direbbe loro? 
“Prima di tutto li ringrazio per aver salvato così tante vite; anche se le cifre sono spaventose, senza di loro sarebbe stato ancora peggio. Vorrei ringraziarli per aver rischiato tanto per proteggere tutti noi perché purtroppo alcuni di loro sono anche morti. Dovremmo essere tutti orgogliosi e grati di coloro che hanno reso possibile tutto questo a partire dagli operatori sanitari, al personale addetto alle pulizie, alle forze dell'ordine. Nessuno avrebbe potuto immaginare che avremmo vissuto quello che stiamo vivendo. Voglio quindi rendere il mio più sincero e umile omaggio a chi si è giocato la pelle in questi mesi. E ora che siamo riusciti a veder scendere il numero dei contagi dopo un importante sforzo comune, chiedo a tutti gli altri di agire in modo responsabile: fatelo per voi, fatelo per tutti”. 

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