“Se la gara finale fosse a Sepang, sarebbe incredibile”

Johan Stigefelt, Petronas Sepang Racing Team, parla del nuovo calendario e di tutte le sfide che la squadra affronterà nel 2020

Con l’avvicinarsi del prossimo appuntamento col MotoGP™, il Petronas SRT ha introdotto le nuove misure per assicurare la salute e la sicurezza di tutti i membri della propria squadra. Il direttore della squadra, Johan Stigefelt, parla del calendario 2020, di come sia cambiata la situazione e delle sfide che si preparano ad affrontare.

Come stanno i ragazzi della squadra?
“Sono tutti ansiosi di riprendere a lavorare. È stato difficile per tutti convivere con l’incertezza sul futuro ma quando Dorna ha pubblicato il nuovo calendario è stato un grande sollievo per tutti. Vogliamo tornare a correre e sarà strano per certi aspetti ma siamo impazienti di vedere che cosa potremo fare in pista. Abbiamo sei grandi piloti e hanno il potenziale per fare bene nelle diverse categorie”.

Qual è la stata la sua reazione davanti al calendario 2020?
“Penso che il calendario rispecchi al meglio quello che possiamo fare in questo breve periodo. Cominciare a metà luglio e fare 13 Gran Premi in Europa con molte doppiette, a volte tripli appuntamenti, sarà molto impegnativo per tutti. Ma ce la faremo, siamo tutti sulla stessa barca e faremo del nostro meglio. Se avremo tre GP oltreoceano renderebbe il finale ancora più intenso, ma sosteniamo il campionato il più possibile. Se l’ultima dell’anno fosse in Malesia, sarebbe una grande ricompensa per tutti noi. Ci piacerebbe molto concludere l’anno nel circuito di casa per la nostra squadra”.

Che rapporto avete avuto con Dorna, IRTA e con le altre scuderie in questo periodo?
“Il rapporto con Dorna e con IRTA è ottimo! Il nostro Team Principal, Razlan Razali, ed io siamo stati in costante contatto con queste due organizzazioni abbiamo costantemente parlato con le altre squadre. È difficile perché ognuno si trova in una situazione diversa, ci sono realtà più grandi e altre più piccole ma il supporto di Dorna e dell’IRTA è stato fantastico. Senza, non credo che sarebbe stato possibile superare questo periodo senza fare cambiamenti drastici, cosa che nessuno vuole fare. Grazie a loro ne siamo usciti bene. Ce l’abbiamo fatta e sono molto contento del sostegno che abbiamo ricevuto”.

Cosa pensano i team delle nuove restrizioni?
“È molto importante seguire le restrizioni perché esistono per una buona ragione. Allo stesso tempo, però, fa male perché i tifosi e i media contribuiscono a rendere vivo questo campeonato e non potranno esserci. Sarà difficile non vedere i tifosi nel paddock e non vedere i nostri sponsor e partner divertirsti grazie alla nostra grande ospitalità. In questa situazione, più che mai, dobbiamo fare del nostro meglio e cercare di regalare a tutti un bello spettacolo in pista”.

Quali sono i preparativi in corso al momento?
“Abbiamo messo in atto protocolli di salute e sicurezza che possono essere implementati una volta arrivati a Jerez. La maggior parte delle nostre moto e dei nostri rimorchi sono già in Spagna, il che è di grande aiuto. I camion del MotoGP™ sono ancora in Germania ma saranno a Jerez la settimana prima della gara. Al momento abbiamo un numero molto ridotto di persone al box e per quanto riguarda la logistica. Inoltre, per quanto riguarda l’amministrazione, stiamo tutti ancora lavorando sodo, perché c’è molto da pianificare. Inoltre, abbiamo il lato della comunicazione e della sponsorizzazioni dove ogni settimana aggiorniamo i piani con i nostri promotori. C’è molto lavoro da fare nel dietro le quinte per essere sicuri che sia tutto pronto”.

La struttura della squadra cambierà alle gare?
“La struttura del team cambierà un po’ perché non potrà viaggiare tutto lo staff, almeno per le prime gare avremo il minimo del personale coinvolto, composto principalmente da chi forma parte della squadra tecnica per aiutarci ad impostare il set-up e la cura dei nostri piloti. Non ci saranno coloro che si occupano dei media, dell’hospitality, sponsor, ecc. ci mancheranno molto”.

Quali misure di salute e sicurezza metterà in atto il team per Jerez?
“Dorna ha già spiegato tutto attraverso un protocollo ma attueremo molte ci saranno molte altre misure anche da parte nostra. Limiteremo gli spostamenti fuori dal box e indosseremo maschere facciali, disinfettanti per le mani e guanti. Questi sono solo alcuni esempi, inoltre avremo un membro del personale responsabile della cura di questi aspetti”.

Come stanno i piloti? Siete regolarmente in contatto?
“Parlo con loro più o meno ogni settimana. Si sono allenati molto e adesso che si sta avvicinando il momento di tornare in pista per loro è fantastico. Non sono troppo preoccupato perché ognuno dei nostri piloti si adatterà velocemente alla moto. Il turno del mercoledì a Jerez è un buon modo per far sì che tutti possano tornare alla normalità”.

Pensi che i piloti dovranno affrontare ulteriori sfide a causa della diversa temperatura della pista, del calendario così concentrato e delle gare consecutive sulle stesse piste?
“Penso che ci saranno sicuramente nuove sfide. Nella prima gara, le alte temperature della pista a Jerez è impegnativa. Il calendario è impegnativo e i numerosi back-to-back doppi o trpili saranno molto difficili ma credo che i piloti siano preparati anche per questo. Non vogliamo infortuni in nessuna delle gare, perché questo potrebbe avere un impatto negativo per almeno due o tre gare. È importante correre in modo sicuro ed intelligente ma anche spingere il più possibile e ottenere il meglio da questo programma”.

Vivi il meglio della stagione seguendo i test e i Gran Premi LIVE e OnDemand col VideoPass!