Dovizioso, imperatore d’Austria al Red Bull Ring

Il romagnolo conferma la superiorità della Ducati su questa pista dopo aver annunciato il divorzio dalla casa emiliana a fine stagione

Il Red Bull Ring viene conquistato ancora una volta da una Desmosedici ed è Andrea Dovizioso (Ducati Team) a tagliare per primo il traguardo di una gara carica di sorprese e di colpi di scena. Poco più di 24 ore prima il pilota di Forlì aveva annunciato il suo addio al costruttore di Borgo Panigale al termine di questa stagione dicendo di rinunciare ad eventuali trattative per concentrarsi sul campionato in corso. Lo fa centrando la prima vittoria del 2020 su una pista che, da quando è entrata a far parte del campionato nel 2016, è sempre salito sul podio. 

La gara del myWorld Motorrad Grand Prix von Österreich sarà memorabile anche per Joan Mir (Suzuki Ecstar) che consolida la sua crescita con un secondo posto conquistato a sole due curve dalla bandiera a scacchi. Lo spagnolo approfitta di un errore di Jack Miller (Pramac Racing) per fare un sorpasso chirurgico che lo vede finire alle spalle del vincitore firmando il suo primo piazzamento sul podio da quando è in MotoGP™. L’australiano domina gran parte della gara per poi terminare col terzo posto. 

La gara inizia con uno scatto incisivo di Miller che si porta subito in testa alla corsa mentre Dovizioso recupera due posizioni e ben presto si trova in bagarre con Pol Espargaro (Red Bull KTM Factory Racing) deciso a dimostrare il meglio della RC16 sulla pista di riferimento per la KTM. Ha lo stesso obiettivo Miguel Oliveira (Red Bull KTM Tech 3) che, scattato dall’11° casella, si trova in quinta posizione dopo otto tornate. Intanto Mir mette in scena una delle gare più spettacolari nella sua carriera nella massima categoria entrando a far parte del gruppo di testa insieme alle Ducati di Dovi e di Miller mentre il portoghese insegue con un decimo di distacco. 

Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP) non riesce a sfruttare al meglio lo scatto dalla prima posizione vedendosi al sesto posto dopo otto giri precedendo il compagno di squadra Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP), a sua volta risalito dalla 12° casella al via, seguito da Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT) e da Johann Zarco (Esponsorama Racing). Il francese sbaglia la traiettoria alla curva 3 centrando la moto del romano che vola davanti agli occhi dei due piloti ufficiali Yamaha. Dopo un primo momento di paura, si può tirare un sospiro di sollievo vedendo che tutti i piloti stanno bene anche se Morbido viene accompagnato al centro medico per degli accertamenti. Viene esposta la bandiera rossa e la gara è riavviata. 

Per la seconda partenza, Pol parte dalla prima casella davanti a Dovi MillerMir, quarto, scatta benissimo ma è l’australiano a prendere il primo posto. Viñales, che per il secondo via scatta dalla sesta casella, finisce in 20° posizione mentre succede esattamente il contrario a Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) che, dopo essere andato lungo pochi istanti prima della bandiera rossa deve partire dal fondo dello schieramento, ma riesce a recuperare ben presto delle posizioni. 

Intanto, in testa c’è Miller che inizia a creare un discreto margine da Dovi e da Pol che, a sua volta, cerca di avvicinarsi al romagnolo. Mir non perde lo slancio e si conferma al quarto posto seguito dal suo compagno di squadra Alex Rins (Suzuki Ecstar) impegnato in un avvincente duello con Oliveira. In tanto Quartararo continua a recuperare e dopo cinque tornate è in 13° piazza alle spalle di Danilo Petrucci (Ducati Team). 

Pol commette un errore al sesto giro e ne approfitta Rins che, dopo aver già superato il suo compagno di box, parte alla caccia del podio. I due spagnoli entrano in bagarre contendendosi la terza piazza e Alex ha la meglio mentre davanti a loro Miller continua la sua fuga mentre Dovi resta alle loro spalle per studiarne i punti deboli. 

La Suzuki dimostra tutta la sua competitività visto che anche Mir supera Pol che passa quindi in quarta posizione. A metà gara Oliveira, quinto, tenta un sorpasso sul compagno di marca Espargaro toccando lo spagnolo e finiscono entrambi a terra alla curva 4. Negli stessi istanti, Dovi riesce a recuperare il distacco da Miller prendendosi il primo posto mentre Rins parte alla carica dalla terza piazza per fare un doppio sorpasso sui due ducatisti ma scivola al 12° giro incassando uno zero che cancella tutti gli sforzi di una gara che, fino a quel momento, lo vedeva come uno dei principali candidati al podio. 

A otto giri dal termine Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) si trova in quarta posizione davanti al Dottore e a Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu), pilota di riferimento di Honda in questo appuntamento. In tanto, alle loro spalle, ci sono Petrux, settimo dopo aver recuperato diverse posizioni, seguito da El Diablo autore di una rimonta importante. Nona piazza per Iker Lecuona (Red Bull KTM Tech 3) mentre Viñales chiude la top 10 lasciando fuori Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini). 

Michele Pirro (Pramac Racing), impegnato a sostituire Francesco Bagnaia convalescente dopo essersi fratturato la tibia destra, termina col 12° posto davanti a Bradley Smith (Aprilia Racing Team Gresini) e ad Alex Marquez (Repsol Honda) mentre Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) chiude la zona punti. 

Il prossimo appuntamento con i piloti della massima categoria è tra sette giorni sempre al Red Bull Ring per assistere al BMW M Grand Prix of Styria che andrà in scena dal 21 al 23 agosto.

I primi 10 classificati in gara:
1. Andrea Dovizioso - (Ducati Team)
2. Joan Mir - (Team Suzuki Ecstar) - +1.377
3. Jack Miller - (Pramac Racing) - +1.549
4. Brad Binder - (Red Bull KTM Factory Racing) - +5.526
5. Valentino Rossi - (Monster Energy Yamaha MotoGP) - +5.837
6. Takaaki Nakagami - (LCR Honda Idemitsu) - +6.403
7. Danilo Petrucci - (Ducati Team) - +12.498
8. Fabio Quartararo - (Petronas Yamaha SRT) - +12.534
9. Iker Lecuona - (Red Bull KTM Tech3) - +14.117
10. Maverick Viñales - (Monster Energy Yamaha MotoGP) - +15.276

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