Mir riporta la Suzuki in testa al campionato dopo 20 anni

Era dal 2000 con Kenny Roberts Jr che la casa di Hamamatsu non era in vetta alla classifica generale

Grazie al suo quinto podio in sette gare, Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) è il nuovo leader del Campionato mondiale MotoGP™. Il suo terzo posto al Gran Premio Michelin® de Aragon vede lo spagnolo accomodarsi sul trono fino a poche ore prima di Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) diventando il primo pilota Suzuki a riportare la casa di Hamamatsu in testa alla classifica generale dopo 20 anni, l’ultimo a farlo era stato Kenny Roberts Jr nel 2000.

Un’impresa lodevole che arriva quando il maiorchino non ha ancora vinto nemmeno un Gran Premio ma la costanza fa sì che Mir abbia sei punti di vantaggio dal rivale più diretto. Dal primo podio centrato al Gran Premio d’Austria quest’anno, il talento spagnolo si trova in lotta per il titolo già al suo secondo anno in MotoGP™.

“Sì, è stato davvero positivo perché abbiamo conquistato punti importanti per il Campionato” dichiara Mir una volta giunto al parco chiuso. Il suo compagno di squadra, Alex Rins, è diventato l’ottavo vincitore del 2020 terminando la gara con 2,6 secondi di vantaggio dal maiorchino e, ad infilarsi tra i due, ci ha pensato Alex Marquez (Repsol Honda Team) dimostrando con i fatti come portare una Honda sul podio per la seconda volta consecutiva.

Pur trovandosi al terzo posto, Mir non è soddisfatto del risultato in gara anche se questo gli ha permesso di diventare il primo pilota Suzuki a trovarsi in testa al Campionato: “Sinceramente sono un po’ deluso, mi aspettavo qualcosa di più nell’ultima parte della gara, stavo risparmiando la gomma posteriore restando tranquillo nella prima parte di gara – spiega il Campione del mondo in Moto3™ nel 2017 - Poi ho avuto qualche problema con la parte sinistra della gomma morbida, con queste temperature e stando dietro ad alcuni piloti abbiamo avuto qualche problema. Ce la siamo comunque cavata bene. Questo è stato il problema. Voglio ringraziare la squadra, la Michelin e tutti quelli che mi hanno aiutato a fare questa gara. Oggi non era il nostro giorno, ma sono felice di essere di nuovo qui”.

Non ha vinto ma ha comunque incassato un risultato importante e precisa come questo non influenzi la sua mentalità: “Non cambierò il modo di affrontare le gare, questo è sicuro. Continuerò a lavorare gara dopo gara, cercando di ottenere il maggior numero di punti possibile, cercando di ottenere la vittoria ad ogni GP”.

Pur affrontando una nuova gara al MotorLand tra pochi giorni, il vantaggio di Mir è di 15 punti dal quarto classificato, Andrea Dovizioso (Ducati Team). Lo spagnolo potrà aggiudicarsi la corona del 2020 senza vincere nemmeno una gara? Possibile. La consistenza è stata la chiave del suo successo fino a questo punto. Suzuki ha - probabilmente - il miglior pacchetto dello schieramento, la GSX-RR è stata sulla cresta dell’onda praticamente ovunque in tutte le piste in condizioni molto diverse. È importante che la Suzuki e Mir mantengano questo ritmo per poter continuare a sognare in grande. Ci riusciranno? Non dobbiamo aspettare molto per scoprirlo.

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