La difficile decisione di Mir: rischio o prudenza

Nick Harris, ex commentatore del MotoGP™, analizza ciò che potrebbe fare lo spagnolo per diventare campione del mondo della classe regina

La storia scommette su Joan Mir prendendo una decisione difficile in questa incredibile stagione del MotoGP™ che sembra una partita di poker: correre di essere costante o alzare la posta in gioco cercando la prima vittoria. La scegliesse di correre il rischio di creare un precedente, fino ad ora inesistente nei libri di storia, però siamo davanti ad una stagione completamente imprevedibile. Va così, dare il massimo ed essere costante potrebbe portare al più grande premio. 

Mai in 72 anni di storia del Campionato del mondo un pilota ha vinto nella classe regina senza aver vinto nessun Gran Premio nella stagione del suo successo. Solo due volte in tutte le categorie ci sono stati due campioni senza una vittoria. 

Il 23enne spagnolo del Suzuki Ecstar arriva a Valencia con un prezioso vantaggio di 14 punti in classifica e con soli tre round alla fine. Sei podi, di cui tre secondi posti, ma nessuna vittoria gli assicurano il vantaggio. Otto avversari hanno vinto gare con due piloti che se ne sono aggiudicate più di una, ma nessuno ha eguagliato la consistenza dell’ex campione del mondo della Moto3™Mir vinse 10 Gran Premi nel 2017 per conquistare il titolo mondiale a due gare dalla fine. 

Che, ironia della sorte, è stato il mentore dei fratelli Marquez a vincere un Campionato del mondo senza aver vinto nessun Gran Premio nell’anno del suo successo. Emilio Alzamora è stato incoronato Campione del mondo in 125cc nel 1999 senza vincere alcun Gran Premio in quella stagione ma la costanza di 10 piazzamenti sul podio nei 16 round, ha dato i suoi frutti. 

L’ultimo appuntamento si svolge a Buenos Aires, in Argentina, fu il riassunto perfetto di quella stagione. Alzamora percorse 23 giri tattici brillanti arrivando secondo per soli 0,219 secondi di distacco da Marco Melandri. Il secondo posto fu sufficiente per fargli vincere il titolo per un solo punto di vantaggio sull’italiano che, durante la gara, provò in tutti i modi ad evitare che questo accadesse. Mi chiedo dove i fratelli Marquez abbiano imparato questa capacità. 

Quattro anni prima Alzamora aveva vinto la gara in 125cc in Argentina e un anno dopo vinse ad Assen. La stagione dopo la conquista nel Campionato del mondo vinse a Jerez e a Estoril per arrivare terzo in campionato. 

Un altro pilota spagnolo, dieci anni prima, era stato il primo ad essere incoronato Campione del mondo senza aver vinto un Gran Premio nell’anno del suo trionfo. Ancora una volta è stato il secondo posto all’ultima gara della stagione a fargli conquistare il titolo. Manuel Herreros arrivò alle spalle di Herri Torronteguia sul circuito di Brno nell’ultima gara della 80cc del Campionato del mondo. In sella al Derbi ottenne 12 punti in più rispetto a Stefan Dorflinger, il compagno di squadra nel Krauser, Peter Ottl, aveva vinto i tre round precedenti prima della resa dei conti finale. Herreros aveva vinto due GP nelle stagioni prima del titolo mondiale. Nel 1986 vinse la gara in 80cc al Gran Premio della Germania dell’Ovest e un anno dopo vinse il Gran Premio a Misano. 

Altri ci si sono presentati con una sola vittoria nella loro stagione iridata e nessuno più del francese Jean-Louis Tournadre. Fu incoronato campione del mondo in 250cc nel 1982 con un solo punto di vantaggio su Toni Mang. Si classificò quarto all’ultimo round della gara vinta da Mang a Hockenheim. Ricordo l’unica e sola vittoria di un Gran Premio della sua carriera. Fui convocato nel camper di Barry Sheene nel paddock di Nogaro prima dell’inizio del Gran Premio di Francia del 1982. Tutti i piloti di punta erano lì, compresi i piloti della 250cc del Campionato: Mang e Carlos Lavado. I piloti riuniti mi chiesero di scrivere una lettera agli organizzatori di Nogaro dicendo che non avrebbero corso perché il circuito di non era abbastanza sicuro per le gare del Campionato del mondo. Firmarono la lettera e andarono a casa. Tournadre si sentì obbligato a correre al suo Gran Premio di casa ma vinse un altro francese, Jean Francois Balde

Quindi, Mir si accontenterà o alzerà la posta in gioco? Questa decisione dipende molto dalle prestazioni dei suoi avversari. Forse non ha altra scelta se non quella di contorcersi. 

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