Compagni di squadra, forse solo per modo di dire

L’ex commentatore Nick Harris ricorda degli episodi dove alcuni piloti della stessa formazione si sono battuti nella lotta per il titolo

Negli sport di gruppo il ruolo del compagno di squadra è facile da comprendere, ma in MotoGP™ è una storia molto diversa. Molti piloti diranno che la prima persona che vogliono battere è il proprio compagno di squadra. 

Si avvicinano tempi difficili per i compagni di squadra quando mancano solo tre round al termine di questa straordinaria stagione del MotoGP™. La sfida inizia domenica a Valencia e sei piloti hanno la possibilità di aggiudicarsi il premio finale. In quel gruppo ci sono alcune coppie di compagni di squadra. I contendenti dello stesso box cercheranno supporto da colui con cui condividono il garage? 

Ricordo la prima volta in cui mi resi conto di quanto sia importante fidarsi del proprio compagno di squadra nel mondo delle due ruote. Probabilmente non è una grande sorpresa se Phil Read, sette volte campione del mondo e senza dubbio il pilota più sottovalutato nella storia dei Gran Premio, abbia suscitato l’interesse. Non c’è dubbio che Phil non fosse il compagno di squadra ideale, come hanno scoperto sia Bill Ivy che Giacomo Agostini. 

Al TT nel 1968 vidi Read vincere in 125cc nonostante Ivy avesse impostato il primo giro a 100 miglia orarie in sella alla bellissima 125cc quattro cilindri a due tempi. Ivy ammise più tardi di aver rallentato per far vincere il compagno di squadra Read perché il piano ad inizio stagione prevedeva che Read vincesse il suo primo titolo in 125cc e Ivy in 250cc. Tutto sembrava andare secondo i piani del team Yamaha. Read vinse la penultima prova del Campionato 125cc a Brno per aggiudicarsi il titolo. Ivy pensava che avrebbe restituito il favore e sarebbe arrivato secondo in 250cc ma Read aveva idee diverse. Vinse la gara e all’improvviso dichiarò che stava inseguendo il titolo perché voleva che la Yamaha continuasse a correre l’anno successivo e che aveva fatto di tutto per sviluppare la 250cc portando alla Yamaha il suo primo titolo mondiale. 

In un’atmosfera tossica all’ultimo round della 250cc, a Monza, Read non mollò la presa. Vinse la gara di 22 giri di Ivy, in una sfida dove la coppia Yamaha doppiò il resto dello schieramento. Non era tutto. Incredibilmente i compagni di squadra si trovarono a pari punti in testa al Campionato della 250cc. Read venne incoronato Campione del mondo dopo che vennero sommati i tempi delle gare che avevano completato. Read continuò a vincere altri titoli mondiali per la Yamaha e MV Agusta dove, il suo rapporto col compagno di squadra Agostini, era a dir poco teso. Un disilluso Ivy si ritirò per competere con le auto. Per finanziare la sua nuova carriera, tornò alle due ruote in sella al quattro cilindri Jawa 350cc. Perse la vita quando la sua moto grippò durante le prove del Gran Premio della Germania dell’Est nel 1969 al Sachsenring. 

Dopo 38 anni, i compagni di squadra del Repsol Honda si trovarono in grande difficoltà ma per un motivo molto diverso. Raramente si vedeva Nicky Hayden arrabbiarsi in pubblico ma non era difficile da capire che era proprio lui quello che urlava al compagno di squadra Dani Pedrosa nella trappola di ghiaia all’Estoril. Era il penultimo round del Campionato del mondo MotoGP™ del 2006 in Portogallo e Hayden arrivò con 12 punti di vantaggio sul suo ex compagno di squadra e Campione del mondo, Valentino Rossi. Al quinto giro della gara Pedrosa, l’allora Campione del mondo in 250cc era quarto, alle spalle di Hayden ma la situazione sia in gara che in Campionato cambiò in un batter d’occhio. A 23 giri dalla fine Pedrosa mise fuori gioco il leader del Campionato nella stretta curva a sinistra alla fine del rettilineo. Passò sul cordolo vedendo bloccarsi la ruota anteriore spingendo Hayden sulla ghiaia portoghese. 

Tutto venne dimenticato due settimane dopo, quando Hayden conquistò il titolo mondiale dopo aver chiuso al terzo posto dietro alle Ducati di Troy Bayliss e di Loris Capirossi. Rossi cade nel tentativo di difendere gli otto punti di vantaggio e un Pedrosa pieno di rimorsi coprì le spalle a Hayden piazzandosi al quarto posto. 

Nelle prossime tre settimane i sei contendenti del campionato scopriranno chi è un vero compagno di squadra o anche solo un vero compagno. 

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