Tieni d’occhio quelle magliette

Nick Harris, ex commentatore del MotoGP™, racconta come si preparano le squadre quando il proprio pilota sta per vincere il titolo

Al box Suzuki Ecstar prepareranno con amore la GSX-RR perché potrebbe portare loro il loro primo titolo mondiale in classe regina dopo due decenni. Dietro le quinte devono essere pianificate conferenze stampa e interviste televisive per la vittoria del Campionato. Saranno preparati e controllati i video, le fotografie e il comunicato stampa da inviare immediatamente domenica pomeriggio mentre le magliette, quelle che indosserà il campione del mondo, sono già state progettate, stampate e spedite.

Per la prima volta in questa incredibile stagione Joan Mir ha la reale possibilità di aggiudicarsi il premio al penultimo round dell’anno. Dopo la prima vittoria in classe regina, a Valencia, ha un vantaggio di 37 punti in campionato.

Joan Mir, Team Suzuki Ecstar, Gran Premio de Europa

L’unico problema, e siamo onesti, è il compagno di squadra: Alex Rins che potrebbe ancora vincere il titolo ma non domenica. Anche Fabio Quartararo è a 37 punti dal maiorchino. Con 50 lunghezze ancora in palio, i giochi potrebbero essere decisi in Portogallo.

Sono stato coinvolto in due Mondiali molto diversi tra loro: la vittoria, la pianificazione e i festeggiamenti. Nel 1987 la BBC mi mandò a Goiania, in Brasile, per la penultima prova del Campionato del Mondo 500cc.  Wayne Gardner aveva instaurato un rapporto speciale con i suoi ascoltatori e aveva molte probabilità di conquistare il titolo. Parte dell’accordo per il mio viaggio pagato era che avrebbero ottenuto la prima intervista in diretta col nuovo campione del mondo. All’arrivo in circuito scoprii che la postazione per i commentatori era di fronte al podio. Il capo della polizia di Goiania mi assicurò che tutto sarebbe andato bene. Quando il vincitore della gara e il nuovo campione del mondo Wayne Gardner, con indosso la maglietta celebrativa del titolo inzuppata di champagne, arrivò al mio posto di commento circondato da sei poliziotti armati fino ai denti e in uniforme, gli credetti.

Cinque anni dopo a Kylalami, in Sudafrica, è stata una storia molto diversa. Un Mick Doohan veramente malconcio arrivò appeso a un prezioso vantaggio di due punti su Wayne Rainey al round finale del titolo mondiale di 500cc del 1992. Non ho mai visto nessuno così determinato a superare il dolore e la debolezza fisica per vincere il suo primo titolo mondiale. Le cartelle stampa e le fotografie del Rothmans Honda vennero preparate per i media del circuito e da migliaia di persone in Inghilterra per essere spedite in tutto il mondo non appena la gara fosse terminata - nessun social media a quei tempi. Vennero preparate le magliette per il Campione del Mondo 1992 e pianificate le interviste in tutto il mondo.  Fu uno spettacolo triste dopo la gara vedere le cartelle che venivano bruciate e le magliette tagliate a pezzi quando Mick non riuscì a conquistare il titolo per quattro punti.

Sono sicuro che Suzuki sia preparata per ogni eventualità. È una situazione fantastica in cui trovarsi, ma tieni d’occhio quelle magliette.

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