Team satellite: Yamaha passa il testimone a Ducati

Nel 2021 il Pramac Racing lancia la sfida al Petronas Yamaha SRT iniziando a superare le cifre delle formazioni ufficiali

Un doppio podio per Johann Zarco e il primo in classe regina per Jorge Martin al TISSOT Grand Prix of Doha confermano il Pramac Racing come una delle forze da battere nella nuova stagione della MotoGP™️. Entrambi i piloti si erano già fatti notare al primo GP della stagione, disputatosi sullo stesso circuito, il Losail International Circuit, dove Zarco si è assicurato il secondo posto alle spalle di Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha MotoGP). Il rookie spagnolo invece, in quella stessa occasione, dimostrò un assaggio di ciò che sarebbe stato capace di fare guadagnando una dozzina di posizioni in gara.

Johann Zarco, Jorge Martin, Pramac Racing, TISSOT Grand Prix of Doha

Una settimana dopo ci si aspettava una sfida tra Ducati e Yamaha alla quale si sarebbero potute aggiungere anche Suzuki e Aprilia, per mano di Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini), senza troppi complimenti. I riflettori erano ancora una volta puntati sul duo del Ducati Lenovo Team: Jack Miller e Pecco Bagnaia. Tuttavia, per un motivo o per un altro, sono stati Zarco e Martin a tenere alto il nome della casa bolognese in Qatar. Martinator ha conquistato una pole position storica al suo secondo GP in classe regina, una pietra miliare che lo porta alla pari di Casey Stoner (2006), Marc Marquez (2013) e Jorge Lorenzo (2008).

Il giorno della gara, Martin ha monopolizzato il primo posto per gran parte della corsa, dovendo poi cedere il passo al fiammeggiante vincitore, Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP), e al suo compagno di squadra Zarco all’ultimo giro. Un risultato finale che permette al francese di raggiungere il primo posto nella classifica generale e allo spagnolo di aggiungere un podio in MotoGP al suo palmares.

Martin, in una dichiarazione condivisa dal suo team, si è detto stupito dalla sua performance aggiungendo di dedicare questo risultato al recentemente scomparso Fausto Gresini: “Non ci credo ancora, una gara bellissima, non ci sono parole. Solo ieri non avrei mai pensato di poter salire sul podio e invece oggi si corona un sogno. Sono molto soddisfatto di me e del team, meglio non sarebbe potuta andare”.

Zarco, da parte sua, ha applaudito il suo giovane compagno di squadra mentre guarda al futuro con ambizione: “Prima di tutto complimenti a Jorge, una gara impressionante, è stato bravissimo. Io sono contentissimo, avevo il feeling giusto, mi sentivo bene e sapevo di poter fare un’ottima gara. Con questa moto e questo team possiamo toglierci davvero grandi soddisfazioni”.

Jorge Martin, Pramac Racing, TISSOT Grand Prix of Doha

L’esplosione della competitività del Pramac Racing in questa stagione ricorda le prestazioni del Petronas Yamaha SRT nella scorsa, quando i piloti del team satellite hanno battuto il duo del Monster Energy Yamaha MotoGP in entrambi i round a Jerez. Al GP di Spagna, Quartararo è stato raggiunto sul podio da Maverick Viñales e Andrea Dovizioso, mentre al GP dell’Andalusia El Diablo e Mack hanno ripetuto il loro podio e, ad aggiungersi, questa volta c’era Valentino Rossi (Petronas Yamaha SRT) in quello che poi si sarebbe rivelato essere il suo ultimo podio con la squadra ufficiale.

L’ascesa del team satellite Yamaha è stata in costante crescita col passare delle settimane, come evidenziano le tre vittorie di Quartararo (Spagna, Andalusia e Catalunya) e quelle di Morbidelli (San Marino, Teruel e Valencia), contro la sola di Viñales al GP dell’Emilia-Romagna. Anche la classifica generale parlava da sola: Morbidelli è arrivato secondo, alle spalle di Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) con 13 punti di distacco mentre Viñales e Quartararo sono arrivati rispettivamente sesto e ottavo separati da soli cinque punti, in fine, Rossi ha terminato l’ultimo anno col team di fabbrica fuori dalla top 10 complessiva. La classifica a squadre rifletteva la seguente disparità: Petronas Yamaha SRT era 2° dietro il Team Suzuki Ecstar, mentre il team ufficiale Yamaha si è dovuto accontentare del 6° dietro, curiosamente, al Pramac Racing che al tempo aveva al suo servizio Miller e Bagnaia.

Ora la ribellione dei team satellite sembra aver preso piede in casa Ducati, almeno dopo l’emozionante doppietta al Losail International Circuit. La prossima fermata sarà a Portimao, una pista che conserva bei ricordi per Miller, che terminò al secondo posto dietro Miguel Oliveira (Red Bull KTM Factory Racing) nel finale di stagione dello scorso anno, mentre Bagnaia non riuscì nemmeno a completare il primo giro. Zarco, nel frattempo, è stato in grado di piazzarsi in top 10. Questa volta il francese arriverà da leader del Campionato e sarà in sella a una GP21 con la quale sta battendo record in termini di velocità massima.

Le possibilità di Martin sono sconosciute, anche se visto ciò che è riuscito a fare, sarà una forza da tenere in considerazione. Se diamo un’occhiata alla classifica delle squadre troviamo una situazione ancora più entusiasmante per la squadra toscana che è seconda, con 52 punti, solo al team ufficiale Yamaha con 72. Il Ducati Lenovo Team è al quarto posto (40 punti) dietro il Team Suzuki Ecstar (45). Il Pramac Racing rimarrà davanti al Ducati Lenovo Team anche nelle prossime settimane?

Segui tutte le sessioni, guarda le interviste esclusive, le gare storiche e tanti altri fantastici contenuti: tutto col VideoPass!