Crivillé inaugurò un primato da sogno

Nick Harris, ex commentatore del MotoGP™, ripercorre la storia dei piloti spagnoli nel Campionato del Mondo e quel record sfuggito

Non sappiamo se sarà Fabio Quartararo o Pecco Bagnaia ad essere incoronato Campione del Mondo MotoGP™ nelle prossime settimane ma una cosa è certa: una corsa da record sta per finire. Joan Mir ha stabilito il record la scorsa stagione quando è diventato il nono vincitore spagnolo consecutivo in classe regina. Si tratta di un record nei 73 anni di storia del Campionato del Mondo che non è mai stato eguagliato da nessun altro paese. Anche i grandi come Giacomo Agostini, Mike Hailwood, Kenny Roberts e Mick Doohan non sono riusciti a produrre una simile serie di vittorie consecutive per i loro paesi, anche se ci sono andati vicino.

Fabio Quartararo_Monster Energy Yamaha MotoGP

Tutto è iniziato nel 2012 quando Jorge Lorenzo vinse il secondo dei suoi titoli mondiali nella massima categoria poi Marc Marquez è arrivato col botto vincendo per i due anni successivi prima di vedere di nuovo Lorenzo conquistare il suo terzo e ultimo titolo in top class nel 2015. Marquez è tornato e poi rimasto al vertice per i successivi quattro anni vedendo poi arrivare Mir che ha portato così i titoli a quota nove consecutivi l'anno scorso. È un record incredibile considerando quanto tardi i piloti spagnoli siano arrivati al successo in classe regina.

Sono sicuro che non sarete sorpresi se vi dico che ho avuto problemi a pronunciare correttamente il nome di Alex Crivillé quando è diventato il primo vincitore spagnolo nella classe 500cc, eravamo al TT di Assen nel 1992. I piloti spagnoli che avevano ottenuto tanti successi nelle classi inferiori avevano trovato difficoltà una volta passati alle 500cc. La vittoria di Crivillé fu una sorpresa ma aveva aperto le porte sia a se stesso che a piloti del calibro di Alberto Puig (un'altra pronuncia da incubo per Nick Harris) e a Carlos Checa.

Nei 33 anni precedenti, celebri Campioni del Mondo avevano provato a farsi avanti ma con poco successo. Il grande Angel Nieto ha vinto 13 titoli mondiali nei 90 Gran Premi affrontati nelle classi 50cc, 80cc e 125cc. Era una tale leggenda che la Honda decise di prestare a Nieto una delle NS 500cc del Campione del Mondo Marco Lucchinelli per il Gran Premio di Spagna del 1982 a Jarama. Non fu un'uscita di grande successo per Nieto che tornò a dominare nelle classi più piccole.

Sito Pons vinse due titoli mondiali in 250cc nel 1988/89 dopo la parentesi trascorsa in 500cc che lo vide arrivare 13° al termine della stagione 1985.

La Spagna ha dovuto aspettare altri sette anni dopo la storica vittoria di Crivillé ad Assen per conquistare il titolo mondiale della 500cc. Era giusto che fosse Crivillé ad essere incoronato campione nel 1999 a Rio, in Brasile. Sarebbe potuto arrivare prima ma il suo compagno di squadra in Honda, un certo Mick Doohan, dominò per cinque stagioni consecutive prima di essere costretto al ritiro per un infortunio.

Non sorprende che l'Italia e Agostini siano i più vicini al record spagnolo. Ago ha vinto sette titoli consecutivi di 500cc tra il 1966 e il 1972. Gli Stati Uniti, grazie agli sforzi di Eddie Lawson, Wayne Rainey e Kevin Schwantz, ne hanno vinti sei tra il 1988 e il 1993 mentre Doohan ha portato all'Australia cinque titoli consecutivi tra il 1994 e il 1998. Il britannico Mike Hailwood ha vinto quattro titoli consecutivi tra il 1962 e il 1965.

Le gare del Campionato del Mondo sono cambiate drasticamente negli ultimi tre decenni. Tutti e quattro i Campioni del Mondo della classe regina spagnola hanno vinto dei titoli mondiali nelle classi minori prima di passare alla MotoGP™.  Questa stagione non ne otterranno dieci di fila, tuttavia, con il ritorno alla vittoria di Marc Marquez, l'impressionante debutto di Jorge Martin, la rinascita di Mir e del compagno di squadra Alex Rins e l'arrivo di Raul Fernandez dalla Moto2™, i piloti spagnoli saranno di nuovo lì a battersi per la corona 2022.

La vittoria di Alex Crivillé sembra molto lontana, almeno ora riesco a pronunciare correttamente il suo nome.