“L’attenzione sul presente per plasmare il futuro”

Testimone dell’evoluzione tecnologica di tv e media degli ultimi 30 anni, Pilar Gancedo condivide la sua storia di madre e professionista

C’è una fase nella vita di ognuno in cui si chiede sempre “perché?”, una semplice parola è lo strumento per scoprire e conoscere il mondo. Pilar ha custodito quella curiosità rendendola una fedele compagna di vita, si è poi rivelata la risorsa che le ha permesso di trasformare il proprio lavoro in un’avventura.

In una giornata come quella dell’8 marzo in cui, a livello globale, si riflette con particolare attenzione sulle difficoltà con cui molte donne fanno i conti per entrare o per crescere nel mondo del lavoro, da motogp.com vi regaliamo la storia di Pilar Gancedo, Commercial Media Senior Director Media Sales di Dorna Sports, una donna che ha visto crescere in parallelo la propria famiglia e l’azienda per cui lavora, diventando un riferimento e una fonte d’ispirazione per tante persone.

I primi passi nel giornalismo

“Mi ha sempre affascinata il mondo della televisione e mi immaginavo lavorando lì – inizia a raccontare Pilar - Scelsi quindi di studiare giornalismo perché mi è sempre piaciuto leggere, scrivere e sono sempre stata una persona molto curiosa, sentivo il bisogno di sapere, di conoscere”. Coniugò gli studi con stage in quotidiani e televisioni in giro per la Spagna fino ad ottenere una borsa di lavoro per entrare a far parte di Televisión Española: “Nello stesso anno in cui terminai l’università nacquero le televisioni private ed ebbi la fortuna di entrare a lavorare per Antena3 come produttrice”.

Nella storia di Pilar la sua ottima conoscenza dell’inglese ha giocato un ruolo importante fin dalle sue prime esperienze ad Antena 3: “Al tempo i dirigenti della tv non parlavano bene questa lingua, così iniziai a partecipare alle riunioni per tradurre ma anche per seguire gli aspetti gestionali della televisione come, ad esempio, l’acquisto dei diritti”.

Il ritorno alle origini e l’inizio di un nuovo capitolo

Una serie di circostanze personali, spinsero Pilar a chiedere il trasferimento nella sua Barcellona. Una scelta dettata dalle esigenze personali ma che non era più tanto appagante sotto il profilo professionale. “Era diventato un lavoro d’ufficio, non viaggiavo più. In quello stesso periodo un vecchio amico e collega, Sergi Sendra, attuale Head of Global Technology, mi propose di candidarmi come produttrice per Dorna”.

Al colloquio con Manel Arroyo, Chief Commercial Officer, Pilar fece emergere il valore che avrebbe potuto portare all’azienda: “Non sapevo molto di moto al tempo, ma ciò che mi offrivano consisteva nel comunicare alle televisioni che avevano acquistato i diritti del Campionato come avrebbero ricevuto il segnale, preparare i loro accrediti, informagli sugli orari. Allora, durante il colloquio spiegai che conoscevo bene tutti questi aspetti dal punto di vista del cliente e mi stavano proponendo di mettermi dall’altro lato. L’idea mi piaceva anche perché avrei viaggiato e mi sarei mossa in un ambiente internazionale”.

MotoGP™ e tecnologia, un parallelo vincente

“Iniziai il lavoro un lunedì e il giovedì della stessa settimana ero a Jerez per seguire un test. Era il 1994, Dorna era ancora all’inizio della sua storia. Al tempo durante un test registravamo le immagini in una cassetta e poi dovevamo cercare la redazione televisiva più vicina per inviare il materiale. Invece, durante i Gran Premi avevamo un’antenna per ritrasmettere in tutto il mondo”.

I primi clienti di Dorna Sports sono state le televisioni pubbliche e Pilar ha vissuto la transizione verso quelle commerciali e poi per quelle a pagamento: “Tutto lo sport ha affrontato questa transizione. I diritti hanno iniziato a costare di più perché il consumatore finale doveva pagare per guardare gli eventi ma, allo stesso tempo, aveva un prodotto pulito, senza troppa pubblicità”.

Questo ha implicato anche un maggiore impegno da parte di Dorna: “Allora abbiamo sviluppato un sistema per offrire alle televisioni il segnale delle OnBoard camera, contrattammo un elicottero per offrire più immagini e abbiamo sviluppato dei grafici basandoci sulle informazioni che potevamo ottenere dalle stesse moto – spiega Pilar e continua – Abbiamo iniziato a lavorare su contenuti esclusivi come gli UNSEEN, dove le telecamere seguono i piloti mentre sono al box insieme ai propri team così che gli spettatori hanno la possibilità di sentirsi parte di quel momento”.

L’impegno di Pilar e di tutto il dipartimento di Commercial Media di Dorna Sports è quello di adattare i contenuti all’evoluzione del medium televisivo e dei media: “Da questo punto di vista Dorna ha svolto un ottimo lavoro interpretando in modo esemplare le possibilità offerte dalla tecnologia”. Gli sport motoristici hanno tantissimi dettagli da scoprire, basti pensare a tutte le componenti di una moto, alle differenze tra il prototipo di un costruttore e un altro, agli stili di guida dei piloti e gli spettatori possono scoprire molte di queste informazioni guardando una sessione come sottolinea Pilar: “Possiamo vedere con che marcia viene affrontata una curva o l’angolo di piega e siamo riusciti a tradurre tante informazioni in modo grafico”.

Alla scoperta di nuovi mondi

Nel 1996 è nato il primo dei tre figli di Pilar e, da quel momento, si è allontanata dalla produzione per dedicarsi alla vendita dei diritti televisivi riducendo la sua partecipazione ai Gran Premi. Impegnata ad imparare su tutti i fronti, privato e professionale, è stata la curiosità a spingerla verso orizzonti inesplorati, tutti da scoprire.

“Per me la conciliazione tra lavoro e famiglia è stata facile – spiega Pilar - Ho avuto molto supporto da parte dalla famiglia e dall’azienda”. In questa fase, l’organizzazione è stata più che mai fondamentale così come la fiducia: “Ho cercato persone che mi potessero aiutare nella crescita dei miei figli e mi fidavo di loro. Penso che questo mi abbia resa un esempio per i miei figli perché ho dimostrato loro che è possibile conciliare lavoro e famiglia”.

Così, quando lasciava casa per contribuire alla crescita di Dorna Sports, Pilar ha aperto la strada a tante professioniste che oggi sono impegnate in questo ambiente: “Sul finire degli anni ’90 eravamo ancora poche donne nel paddock – ricorda Pilar – E penso che il più delle volte sia stato un vantaggio il fatto di essere una donna con delle responsabilità in un mondo tanto maschile perché, anche se questa situazione sorprendeva, soprattutto persone con culture molto diverse rispetto a quella europea, ho sempre percepito ammirazione nei miei confronti”.

Fermarsi un istante, guardarsi indietro e… Sorridere

Ripensando ai tanti traguardi raggiunti, Pilar valorizza l’esclusività del suo lavoro perché le ha permesso di conoscere innumerevoli realtà diverse: “Abbiamo affrontato il presente cercando di interpretare al meglio le novità che la tecnologia ci presentava. L’obiettivo in Dorna Sports è quello di fare gare e mostrarle attraverso i media. Quindi ho conosciuto fin dal loro inizio realtà come Facebook YouTube o TikTok perché siamo sempre stati impegnati a mostrare la MotoGP attraverso ogni piattaforma”.

Invece, per quanto riguarda la crescita esponenziale dell’azienda e del considerevole aumento di professioniste nel mondo del motorsport, Pilar ha le idee chiare sull’importanza di questa evoluzione: “Credo che pur non avendo una norma esplicita che facilitare l’accesso delle professioniste nel paddock, ha prevalso il buon senso. Ci sono sempre più donne nel mondo del motorsport è perché sono sempre di più le professioniste preparate e interessate a lavorare in questo ambiente”.

Ampliare gli orizzonti è un valore che Pilar si è sempre impegnata a mantenere nel proprio gruppo di lavoro: “Penso che se vuoi comunicare alle donne, così come alle nuove generazioni, è importante avere persone con esperienze e vissuti diversi perché questa sarà la risorsa che permetterà di raggiungere un pubblico sempre più ampio e ritengo che sia importante avere sempre più donne impegnate in ruoli direttivi”.

La storia di Pilar è preziosa perché smonta tanti preconcetti. Ha raggiunto i massimi livelli di una delle organizzazioni sportive più importanti nel mondo. Si può essere una donna impegnata ai massimi livelli di un’organizzazione senza rinunciare all’essere moglie e madre.

Per noi di motogp.com, le storie delle professioniste impegnate nel Campionato del Mondo meritano di essere celebrate più di un solo giorno all’anno. Per questo 8 del mese, dal 2020, vi presentiamo chi sono le straordinarie #WomenInMotoGP.

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