Sostituzione dei piloti, cosa prevede il regolamento?

Marquez sta affrontando un nuovo episodio di diplopia e, probabilmente, Honda nominerà un pilota che prenderà le redini del pluricampione

Dopo una pesante caduta fatta durante il warm-up della domenica al Pertamina Indonesian Grand Prix, Marc Marquez (Repsol Honda Team) potrebbe restare in panchina in via precauzionale dopo che gli è stato diagnosticato un nuovo episodio di diplopia. È la seconda volta in meno di sei mesi che il pilota del Repsol Honda fa i conti con dei problemi alla vista. 

Il costruttore giapponese è obbligato, secondo il regolamento, a selezionare un sostituto del pilota ufficiale per i prossimi Gran Premi di Argentina e Stati Uniti, nel caso in cui Marquez sia 'unfit'. HRC, come le altre squadre, ha 10 giorni per selezionare un pilota prima del prossimo GP in calendario. 

La ragione di questa scadenza è quella di dare ai team abbastanza tempo per trovare un sostituto nel caso in cui ci siano due eventi consecutivi. Così, per esempio, se un pilota è 'unifit' o fa i conti una situazione eccezionale in Argentina, la squadra non è obbligata a nominare nessuno in vista del fine settimana successivo, il Gran Premio delle Americhe, perché ci sono solo sette giorni tra un evento e l'altro. Tuttavia, dovrebbero nominarne uno per il primo Gran Premio europeo, a Portimao, in programma il 24 aprile. Perché quando c'è un fine settimana libero tra un Gran Premio e l'altro, bisogna nominare un sostituto se il proprio pilota ufficiale sarà assente alla gara successiva. 

Se un pilota non può competere e le squadre vogliono sostituirlo, ci sono dei limiti di tempo. In Moto2™ e Moto3™, il massimo è di due ore dal termine della FP2, cioè entro venerdì. In MotoGP™, il limite di tempo è di due ore prima dell'inizio delle qualifiche, quindi prima dell'inizio delle qualifiche del sabato. 

Tornando di nuovo al caso Honda, il collaudatore Stefan Bradl ha preso le redini della RC213V quando Marquez ha affrontato l'infortunio ed è probabile che se lo spagnolo non potrà partecipare, il collaudatore sarà chiamato di nuovo in causa. Questo dipende, naturalmente, dalle condizioni in cui si trova il #93 e se i medici del circuito lo dichiareranno idoneo o meno per il GP. Per ora, possiamo solo augurare a Marc una pronta guarigione e non vediamo l'ora di rivederlo in azione.