Dov'è il limite? 400 all’ora?

L'ex telecronista della MotoGP™ Nick Harris dice la sua sul nuovo record di velocità massima raggiunto da Jorge Martín al Mugello

OK, potrebbe non essere sinonimo di vittorie ma siamo totalmente affascinati dalla velocità di punta. Il Mugello, il Tempio della Velocità, è stato il luogo ideale per gustarci al meglio questo aspetto. Alcune volte e soprattutto guardando le gare in TV è facile dimenticare quanto vada forte una MotoGP™. In caso di dubbi basti pensare al rettilineo di partenza e arrivo del Mugello lungo un chilometro e 100 metri. Alla San Donato si stacca talmente forte che la temperatura dei dischi dei freni raggiunge i 770 gradi.

Domenica Jorge Martin, pilota Prima Pramac Racing Ducati, ha raggiunto i 363.6 km/h prima di frenare per poi affrontare la prima curva a 95 all’ora. Si tratta della velocità massima mai raggiunta in 73 anni di storia del Campionato del Mondo. Per raggiungere la curva in sicurezza i piloti frenano per circa cinque secondi e nove decimi in una distanza di 317 metri. Nemmeno la Mercedes Formula Uno di Lewis Hamilton è riuscita a raggiungere una velocità di punta così elevata l’anno scorso quando nel primo Gran Premio di F1 al Mugello ha toccato i 322.1 km/h anche se ovviamente la frenata è stata molto più breve e la velocità alla San Donato sulle quattro ruote è stata molto più alta.

Al Mugello due cadute mi hanno ricordato quanto i piloti vadano forte. Miracolosamente entrambi hanno evitato dei seri infortuni. La caduta di Shinya Nakano nel 2004 avvenne a causa dello scoppio della gomma posteriore della sua Kawasaki, poco dopo il luogo in cui mi trovavo. Finì a terra a circa 305 chilometri orari. Nove anni dopo ero al commento quando Marc Marquez cadde dalla sua Repsol Honda nello stesso punto. Le cadute a quella velocità sono paurose ma il fatto che sia Nakano che Marquez abbiano potuto prendere parte a quel weekend è una dimostrazione dei passi avanti compiuti in termini di materiale di gara dei piloti, sicurezza in pista e immediatezza degli interventi medici.

Questo weekend - dopo due anni di assenza - torna un evento legato al 1949, anno di nascita del Campionato del Mondo. Il leggendario circuito di 60 chilometri e 721 metri sulle montagne dell’Isola di Man ospitò la prima gara della classe regina. Harold Daniell portò la Norton alla vittoria in quello che per lui è stato l’unico successo. La sua quattro tempi monocilindrica raggiunse una velocità massima di circa 200 km/h. Il giro più veloce tra i sette in programma per la gara venne realizzato a 144.383 km/h da Bob Foster in sella alla Moto Guzzi. Quattro anni fa Peter Hickman girò a una media di 217.98 km/h in sella a una moto in grado di raggiungere una velocità di punta di circa 340 chilometri orari.

Nel libro dei record negli ultimi 45 anni troviamo ancora quanto fatto nel 1977 da Barry Sheene in 500 cc che in sella alla Suzuki percorse i 14 chilometri e 120 metri del vecchio circuito di Spa Francorchamps a 220.721 km/h. Ancora oggi è il giro veloce mai realizzato senza dimenticare che riuscì anche a firmare la media gara più veloce di sempre, pari a 217.370 km/h. La lunghezza del leggendario circuito belga venne presto ridotto per motivi di sicurezza. Oggi nemmeno il circuito più breve nella sua versione attuale è ritenuto sicuro per la MotoGP™. Puoi semplicemente immaginarti quanto sarebbe alta la velocità massima e la differenza nei tempi sul giro dopo oltre quattro decenni.

Mi ricordo lo spettacolo e il divertimento in sala stampa e nel paddock di Hockenheim quando nel 1993 in occasione del Gran Premio di Germania venne toccata per la prima volta la velocità massima di 322 km/h. A raggiungerla nell’ultima sessione di qualifiche fu il giapponese Shinichi Itoh in sella alla sua NSR Rothmans Honda. Tutti noi pensavamo che fossimo ormai arrivati vicino al limite. 29 anni sono trascorsi. Martin domenica è stato incredibilmente più veloce di ben 40 chilometri orari.

Questa settimana il Campionato del Mondo MotoGP™ arriva a Barcellona dove sul rettilineo di partenza e arrivo le velocità massime sono simili a quelle del Mugello. Quando arriverà il limite massimo di velocità?

Jorge Martin, Prima Pramac Racing, Gran Premio d’Italia Oakley

La risposta semplice è ‘mai’. Dove saremo tra altri 29 anni? Forse vicini ai 400 km/h?